Bruno Amione: uno degli investimenti più rischiosi della gestione D’Amico. 2 milioni dal Belgrano in Argentina per un difensore centrale giovanissimo. E zero presenze in campionato con Juric, zero con Aglietti e zero con Toscano a Reggio. Un anno e mezzo senza giocare, se si esclude la Coppa Italia e qualche presenza in Primavera. Ritorno in Argentina? Fallimento del progetto? Nulla di tutto ciò. A Reggio Calabria è arrivato Roberto Stellone in panchina, che ha subito dato fiducia a Omar Milanetto, colui che ha portato il classe 2002 a Verona. Amione ha debuttato in maglia amaranto e dopo alcuni spezzoni di gara molto positivi ha conquistato la maglia da titolare. Il suo è un prestito secco e quindi sta mettendo le basi per tornare a Verona da protagonista. Ricordiamo poi che è un difensore centrale di piede mancino, una rarità in circolazione e da sempre un cruccio nella rosa gialloblù.
Discorso diverso per Adama Sane, attaccante classe 2000 in prestito secco al Latina. Nessun investimento milionario, ma di tempo e pazienza negli anni, per un ragazzo che è prodotto del settore giovanile gialloblù. Dopo le delusioni ad Arezzo e Mantova, il Verona gli ha dato un’ultima chance a Latina e lui stavolta l’ha colta: 22 presenze, 6 gol, prestazioni positive e da protagonista. Non è ancora pronto per il Verona, ma se terminerà la stagione con questo ritmo, l’Hellas potrebbe decidere di rinnovargli il contratto e di tentare ulteriori prestiti, magari in Serie B per un ulteriore salto di qualità.
Damiano Conati