Gilberto, l’incubo di Winck

di Damiano Conati

Gilberto Moraes Júnior, detto semplicemente Gilberto, è l’ennesimo brasiliano che arriva all’ombra dell’Arena. È un classe 1993, nativo di Rio de Janeiro, e gioca laterale di destra. Laterale alla brasileira, ovviamente, cioè più bravo in fase di spinta che in difesa.

Ha iniziato la sua carriera nel Botafogo, attualmente quarta squadra cittadina dopo Fluminense, Flamengo e Vasco. Dopo tutta la trafila nelle giovanili, a 20 anni è entrato in pianta stabile nella rosa della prima squadra, dove già il primo anno ha vinto il titolo statale. 

Vincere un campionato statale in Brasile (torneo da febbraio a giugno) non è come vincere il campionato brasiliano, ma è comunque molto prestigioso, soprattutto in alcuni stati come quello di Rio de Janeiro dove la rivalità nei derby cittadini (i classicos) è altissima. 

Nel 2014 compie un primo salto importante. Lo acquista l’Internacional di Porto Alegre laddove diventa subito titolare, spodestando un giovane in rampa di lancio: Claudio Winck.

Gilberto è velocissimo, ha grande tecnica di base e capacità di andare al cross. È un terzino destro tipico carioca: difendere è il suo peggior difetto. In terra gaucha vince un altro campionato statale, arriva terzo in campionato, conquista la maglia dell’Under 21 della Seleção con la quale vince il prestigioso torneo di Tolone e si candida ad essere il nuovo Cafù.

La Fiorentina non si fa sfuggire la possibilità di portare in Italia un talento importante e a pochi soldi, visto che nel frattempo era tornato al suo Botafogo retrocesso in Serie B: meno di 2 milioni di euro nell’estate 2015 equamente divisi tra Botafogo, ancora proprietario del suo cartellino, e l’associazione CFZ. Purtroppo però con Sousa non trova spazio: la Fiorentina gioca a 3 dietro e come esterno destro il tecnico portoghese ha puntato sempre sul talento di casa Bernardeschi o sul più affermato Kuba B?aszczykowski. Inoltre Gilberto perde una parte della preparazione estiva dei viola perché impegnato nei Giochi Panamericani con l’Under 22 verdeoro.

Fatto sta che in questo mercato di gennaio è stato ceduto in prestito per permettergli di giocare con continuità.

Quello che arriva a Verona è comunque un giocatore già pronto, tecnicamente molto forte, tatticamente ancora acerbo. Ma è un acquisto importante, un potenziale titolare, che toglierà ulteriore spazio al povero Winck, che finora ne aveva già avuto davvero poco.

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