Gilberto: “Possiamo salvarci. Che accoglienza!”

Le dichiarazioni del difensore Gilberto, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.

 PERCHÈ HO SCELTO IL VERONA

“Mi è sempre piaciuto il Verona, è una società strutturata e sono stato felice dell’interessamento. Nonostante la situazione attuale di classifica spero di poter essere utile per fare meglio possibile. Certo, non mi aspettavo un’accoglienza come quella di ieri, ma avevo sentito che i veronesi sono tifosi calorosi e questo mi ha reso molto felice. Conosco ancora poco questa squadra, ma vedo che ha qualità e la conoscerò sempre meglio. In questo mi stanno aiutando molto Samir e Romulo, mentre alla Fiorentina c’era solo Sousa che mi parlava in portoghese e mi dava indicazioni. La salvezza è un obiettivo difficile, ma ascoltando quello che dice il mister penso che ce la possiamo fare. Sono molto felice per la vittoria di ieri e per l’accoglienza dei tifosi, speriamo di continuare su questa strada. Adesso c’è l’Inter, una grande squadra che arriva da una vittoria. Dobbiamo fare la nostra partita e metterli in difficoltà. Contro Felipe Melo sarà più pericoloso fare i miei dribbiling, ma questo è il mio modo di giocare (ride, ndr)”.

 GLI OBIETTIVI DI QUESTA STAGIONE

“Uno dei miei obiettivi è quello di raggiungere l’Olimpiade, mentre tatticamente voglio crescere dal punto di vista difensivo. E poi, l’obiettivo di squadra e comune è quello di raggiungere la salvezza nonostante sia molto difficile, come noto. Dobbiamo essere intelligenti, lavorare sulla difesa, essere calmi e sfruttare al massimo le poche opportunità che ci concederanno le grandi squadra che andremo ad affrontare. Il prossimo anno? Per il momento penso solo a giocare, ciò che verrà dopo si vedrà”.

 LE MIE CARATTERISTICHE

“Io gioco in questo modo, questo a volte non piace agli avversari ma io cerco di essere più efficace possibile e fare gol. Ho queste caratteristiche, mi piace molto giocare come terzino destro ma qui voglio arrivare ad avere più tecnica e giocare in modo più complesso. I miei idoli? Mi piace molto Cafù che ho visto giocare da piccolo nei Mondiali del 2002. Anche Marcelo è un giocatore che ammiro”.

 LA MIA STORIA

“Ho sempre giocato con gli altri bambini per le strade, in Brasile. Poi la scuola calcio di Zico, che molto importante e dove tanti sognavano di entrare, mi chiese di fare un provino. Venni preso, poi due anni dopo passai alla Primavera del Botafogo. Infine, sono diventato professionista e sono arrivato in Europa con la Fiorentina. In Nazionale ho già avuto la possibilità di disputare e vincere alcuni importanti manifestazioni giovanili, come il Torneo di Tolone, durante il quale ho giocato anche con Marquinhos”.

Fonte: Hellas Verona F.C.

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