Non sono pochi i gioielli messi in mostra quest’anno dal Verona. E in realtà non costano nemmeno poco. Il prezzo, si sa, lo fa il mercato: un esempio? Se su Barak si fiondasse una squadra di fascia media, la trattativa partirebbe da 25 milioni a scendere e venderlo a 20 non sarebbe uno scandalo. Ma se arrivasse realmente il Tottenham, come tuonava insistentemente radio mercato nella giornata di ieri, allora per meno di 30 non si ragiona.
È giusto così, è la legge del mercato, che deve tener conto di eventuali aste, come può accadere tra le due romane per Casale, i contratti in scadenza che fanno abbassare i prezzi (leggi Udogie, Silvestri e Zaccagni), i mal di pancia di alcuni giocatori che chiedono di essere ceduti ed è impensabile tenerli in rosa quando è così.
Chi sono i principali pezzi pregiati della scuderia Hellas e quali sono le loro valutazioni attuali? Fermo restando che in estate partiranno solo un paio di loro, quali sono le possibilità in percentuale di non vederli più a Verona?
Barak: prezzo dai 20 ai 30 milioni. Addio al 90%.
Casale: 10/15 milioni. Addio al 50%.
Günter: tutto dipende dal rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2023. 4/5 milioni. Addio al 50%.
Tameze: il fratello procuratore vorrebbe piazzarlo in una big, ma per il Verona non si cede. Valore 8 milioni. Addio al 20%
Ilic: 15 milioni. Addio al 10%.
Caprari: 10 milioni. Addio all’1%
Lasagna: 5 milioni. Non parte in prestito, come vorrebbe la Lazio. Addio al 5%.
Simeone: 20 milioni. Va riscattato prima dal Cagliari ma l’eventuale riscatto avverrà il 30 giugno, ultima data possibile, per scongiurare infortuni o altre problematiche. Addio al 20%.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
Gunter un gioiello? Con quello che ha fatto negli ultimi due anni?