Diciannove minuti per vederlo con il coltello fra i denti, a mordersi la mano più forte del solito forse, perché quello di Bologna è stato un altro esordio di Fabio Borini. Nella sua storia ce ne sono stati molti, in stadi e città che sono concettualmente sacri per chi ama il calcio. Come a Stamford Bridge contro il Tottenham in Premier League, nel 2009, o come l’unica volta in cui partì titolare in una gara di Champions League, a guidare l’attacco del Liverpool al Bernabeu contro un Real Madrid campione d’Europa in carica e davanti a 80mila persone.
Juric l’ha detto dopo Bologna: poteva starsene sereno, invece è qui e si è messo a massima disposizione. Insomma, poteva starsene con le mani in mano, invece lui preferisce metterle fra i denti per esultare in quel modo che è diventato tutto suo, a indicare che non è un tipo che molla. Come il Verona, sotto di 1-0 in una gara complicata. Tanto lo deve a Darko Lazovic, che infatti viene votato come secondo nel Cuore Gialloblù di #BolognaVerona, il serbo è una scheggia che fa male ai rossoblù, poi Fabio la schiaccia di testa ed esulta, a Bologna.
È lui l’uomo più votato dai tifosi per la 20a giornata, prendendosi i primi tre punti di questa speciale classifica. Una storia normale di un giocatore che non ha mai esordito in modo normale, anche questa volta. Terzo in graduatoria si piazza Mattia Zaccagni, apprezzatissimo come tutti gli altri gialloblù a seguire. Quell’esultanza è tutta di Borini, ma che ‘gruppo’ è il Verona? Tutto con il coltello fra i denti. Fonte: HellasVerona.it