Il Le Havre scarica la Nike e si produce in autonomia le divise

In Francia accade un fatto singolare che va in direzione diametralmente opposta rispetto a quanto succede a Verona, sponda Hellas: in Ligue 2 il Le Havre coraggiosamente dice no alle maglie da catalogo di Nike perché troppo distanti dalla propria centenaria storia e decide di autoprodursi la prima divisa staccandosi dal colosso americano. Una scelta che va incontro alle esigenze dei tifosi e che affonda le radici controcorrente rafforzando di fatto la propria identità. Chiarissime le parole del Presidente del club francese che di seguito spiega la scelta: 

“I nostri colori sono il blu in onore dell’Università di Oxford e celeste di Cambridge che si devono affiancare verticalmente, occupando le medesime proprorzioni”.

Che poi continua:

“Non abbiamo nulla contro la Nike e, sia chiaro, ne capiamo le logiche commerciali ma era necessario porre un freno al processo di standarizzazione delle nostre divise secondo le logiche commerciali”. 

Un ragionamento che non fa una piega e che va in direzione opposta rispetto alle dichiarazioni di Maurizio Setti che, invece, rileva che a Verona i tifosi devono togliersi quell’alone di provincialismo per consentire al club scaligero di continuare a crescere.

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