Il “paracadute” di Setti

di Damiano Conati

Ottobre 2015. L’Assemblea della Lega Serie A, riunita a Milano, elegge Maurizio Setti quale nuovo Consigliere. 

Marzo 2016. La Lega di A, tra cui è presente anche il presidente di una squadra con un piede e mezzo in cadetteria, delibera una nuova normativa per atterrare con leggerezza in Serie B. 

Forse è un caso, forse davvero c’è anche lo zampino decisivo di Setti, ma per le casse gialloblù l’eventuale retrocessione sarebbe molto meno amara. Attenzione: il Verona non ci guadagna retrocedendo, perché perderebbe i milioni delle tv, ne perderebbe di sponsorizzazioni, ma anche di immagine, marketing, appeal e diritti vari (vedi quanto sia importante la voce: “in A da più di 3 anni”). Senza contare le regole di B (su tutte il tetto salariale) che non rendono facile la pianificazione societaria. 

Però questo paracadute deciso dalla Lega di A darebbe quell’ossigeno economico per costruire immediatamente una grande squadra. E vista la qualità dell’attuale Serie B non dovrebbe essere difficile risalire. Ma non basta… nel caso in cui il Verona non dovesse farcela, Setti e gli altri consiglieri hanno pensato ad un bel gruzzoletto anche per l’eventuale anno successivo. Insomma con questa normativa diventa più difficile restare in B che tornare in A. Per buona pace di Abodi, patron della cadetteria, che si è arrabbiato tantissimo, visto che il suo campionato rischia di diventare squilibrato e perdere di interesse. 

Andiamo a rivedere con i numeri la nuova normativa. 

60 milioni di euro di paracadute totale (il doppio rispetto al recente passato).

25 milioni di euro per squadre da 3 anni in A.

15 per quelle da 2 anni nella massima serie. 

10 per quelle da un anno in A. 

In caso di quota residuale questa verrà destinata al club retrocesso con 3 anni di anzianità in serie A in caso in cui questo non venga immediatamente promosso.

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