Il Verona e i giovani (parte terza)

Ci eravamo lasciati nelle due puntate precedenti con i nuovi acquisti giovani della gestione Bigon e con i rientranti dai prestiti. In questo ultimo capitolo, andiamo a vedere chi sono i giovani gialloblù che l’anno scorso hanno giocato con la maglia dell’Hellas e che quest’anno cambieranno quasi sicuramente maglia per crescere e maturare ulteriormente.Partiamo da quelli che sono stati aggregati alla rosa di Mandorlini, ricordando che quest’anno la Primavera è aperta ai nati nel 1997-98-99, con la possibilità di due fuori quota per ogni partita ufficiale.

 

Pierluigi Gollini è il portiere del futuro. Eletto miglior portiere italiano del 1995, arrivato l’anno scorso a titolo gratuito dal Manchester United con una mossa da vero fuoriclasse di Sogliano. Potrebbe restare per giocarsela con Rafael per un posto da titolare in Serie A, potrebbe andare in prestito per giocare se a Verona non ci fosse posto per lui. Ha già vissuto un anno da Under con la maglia gialloblù, ne ha altri due di fronte. Potrebbe essere una mossa di mercato importante tenerlo in rosa per le prossime due stagioni, cosi dal 2017 diventerebbe uno dei quattro Under cresciuti nel vivaio scaligero.

Lorenzo Ferrari, classe 1996, è un portiere di scuola Milan. Già nazionale Under 17, è arrivato l’estate scorsa a Verona. Dopo questo periodo a Racines, la società lo piazzerà in prestito nelle serie minori per fare ulteriore esperienza.

Filippo Boni è il capitano della squadra Primavera arrivata l’anno scorso in finale del Torneo di Viareggio. Era uno dei due fuoriquota presenti nella rosa di Pavanel, in quanto classe 1995, e gioca nel ruolo di difensore centrale. In questo periodo Mandorlini l’ha provato sia centrale, sia terzino sinistro. Difficilmente lo vedremo in maglia Hellas nella prossima stagione, anche perché, a differenza di Fares e Zaccagni, il Verona si è “dimenticato” di inserirlo nella rosa dei giocatori sul proprio sito internet ufficiale. Ma di certo non gli mancano le offerte dalle serie minori.

Davide Riccardi è l’altro centrale difensivo della squadra di Pavanel. È arrivato nel mercato di gennaio 2015, nel bel mezzo del Viareggio, dall’Udinese. Mandorlini se l’è portato in ritiro per coprire le momentanee assenze di Moras e Marquez, ma si aggregherà al gruppo della Primavera 2015/2016, dove sarà uno dei due fuoriquota, essendo un classe 1996.

Luca Checchin è il più giovane della spedizione gialloblù a Racines. È un ’97, gioca mediano davanti alla difesa e sarà uno dei punti di forza della squadra Primavera di Pavanel per questa stagione.

Pierluigi Cappelluzzo è stato ceduto l’altro ieri in prestito al Pescara. È stata la punta di diamante della Primavera della stagione scorsa (11 reti per lui), ha fatto parte del gruppo della prima squadra in queste prime settimane di luglio, è un granatiere su cui il Verona crede fortemente. Anche per questo ha un significato particolare la cessione al Pescara: gli abruzzesi di Oddo stanno costruendo un gruppo che punta alla Serie A e per Cappelluzzo questo può essere uno stimolo importante per continuare nel suo processo di crescita.

Mohamed Fares, classe 1996, franco-algerino. Ricordate Bojinov in maglia Hellas? Meglio dimenticare in fretta il bulgaro, ma il suo passaggio a Verona trova in Fares un motivo su cui sorridere. L’esterno mancino arrivò dalle giovanili del Vicenza proprio nell’operazione che portò Bojinov in biancorosso e per il Verona si è rivelato un vero e proprio affare. Fares è un talento sopraffino. Corsa, accelerazione, buon piede, capacità difensive: Mandorlini stravede per lui. A gennaio 2016 saranno tre anni consecutivi in maglia gialloblù e di fatto per l’anno prossimo si candida seriamente a diventare uno dei 4 in rosa cresciuti nel vivaio del club. Ma già in questa stagione ha tutte le carte in regola per restare e vivere un campionato da protagonista.

 

Nella stagione appena conclusa erano presenti altri ragazzi del ’95/’96 nella Primavera scaligera. Solo un altro di loro, oltre al già citato Riccardi, resterà per vivere una stagione da fuoriquota e sarà il trequartista Alessandro Speri. Tutti gli altri verranno ceduti o in prestito o a titolo definitivo nelle categorie inferiori.

Jonathan Nervo, del ’96, era il terzo portiere della Primavera dietro a Ferrari e Salvetti. Difficile per lui un futuro nel calcio che conta ed infatti è stato ceduto a titolo definitivo al Levico Terme in Eccellenza.

Luca Perini, terzino destro del ’96, arrivato un anno fa dopo il fallimento del Padova. Il Verona potrebbe credere anche in lui e molto facilmente verrà prestato in Lega Pro.

Jacopo Rossi, difensore centrale del ’96, poteva avere miglior fortuna in gialloblù, ma l’arrivo a gennaio di Riccardi gli ha po’ frenato l’ascesa. È ancora sotto contratto con il Verona, ma rischia di essere ceduto a titolo definitivo nelle categorie inferiori.

Alberto Tentardini è stato uno dei pupilli di mister Pavanel. Un anno e mezzo in gialloblù in prestito dal Como per coprire la corsia difensiva di sinistra. Il ragazzo lo scorso 30 giugno è tornato ai lariani e la società scaligera non lo ha ancora riscattato. Probabilmente non lo farà, decidendo di lasciare andare un buon terzino sinistro, ma di certo non trascendentale.

Francis Boateng era in prestito dall’Inter. Mediano del ’96 tutto muscoli: né i neroazzurri, né l’Hellas hanno deciso di puntare su di lui. Il Verona non lo ha riscattato, l’Inter non gli ha rinnovato il contratto. E da svincolato sta firmando in questi giorni con la Robur Siena, dove cercherà di riportare i toscani nel calcio che conta.

Matija Miketic, classe ’96. A questo centrocampista serbo il talento non manca: mancino naturale, piedi vellutati, classe da vendere. Forse gli manca un po’ di fisico e di certo la continuità. Potrebbe finire in prestito il Lega Pro o tornare in Serbia.

Alimeyaw Salifù: il Verona vede in lui il nuovo Donsah. Infatti lo ha tenuto in Primavera la stagione scorsa nonostante fosse un fuoriquota (è del 1995) e quest’anno lo ha piazzato in prestito secco in Serie B, a Latina. È arrivato a Verona nel 2013 da svincolato, si è affermato nella Primavera di Pavanel e da quest’anno tenterà il salto di qualità tra i professionisti. È un mastino di centrocampo, uno che morde le caviglie e che non si tira mai indietro. Fu lui a ricevere gli insulti razzisti da un giocatore dell’Atalanta l’anno scorso: bergamasco che poi si prese 10 giornate di qualifica. Il Verona punta forte su questo ghanese. Vedremo se saprà colmare il vuoto lasciato da Viviani a Latina e se tornerà a Verona da calciatore affermato.

Mame Fily Sall, del 1996, è un altro mediano africano, più precisamente senegalese. Non ha giocato molto lo scorso campionato (13 presenze) e forse non ha dimostrato di poter giocare nel calcio che conta. Con molta probabilità sarà difficile vederlo ancora in gialloblù in futuro.

Enrico Bearzotti è un piccolo talento del ’96, arrivato un anno fa dal Pordenone in Serie D con il pedigree del campioncino. È un esterno d’attacco, piedi buoni e tanta velocità. La stagione scorsa ha faticato all’inizio a trovare spazio, ma dal Viareggio in poi è uscito tutto il suo repertorio e nel finale di stagione ha trascinato con i suoi gol e le sue giocate il Verona Primavera fino ad un insperato sogno play-off, svanito solo all’ultimo. Ha sicuramente mercato, probabilmente finirà in prestito in Lega Pro, magari allo stesso Pordenone se verrà ripescato tra i professionisti.

Alessandro Speri. Lo abbiamo lasciato per ultimo non a caso, ma perché ci si possa ricordare meglio del suo nome. È il numero 10 del Verona Primavera di Pavanel, ne sarà probabilmente il prossimo capitano, in quanto rimarrà in gialloblù da fuoriquota insieme a Riccardi, e sarà il prossimo talento che le giovanili del Verona potrebbero lanciare. Vediamo se saprà confermare quanto di buono ha fatto vedere negli ultimi anni, anche perché l’anno venturo potrebbe far parte del gruppo di Mandorlini, visto che fa parte del vivaio del club da ben 9 stagioni. Un grande in bocca al lupo a lui e a tutto il gruppo che in questi giorni ha iniziato la sua preparazione pre-campionato.

 

Damiano Conati
Foto: Francesco Grigolini – FOTOEXPRESS

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