Il Verona ha cambiato l’allenatore

di Damiano Conati


Quando lo studente sta aspettando di sapere se è stato promosso o bocciato, vive i giorni dell’attesa con grande ansia. Pensa di continuo, cerca quali possono essere state le sue colpe, si convince con i suoi punti di forza, fatica a dormire la notte. Ma soprattutto continua a ripetersi: avrei potuto fare così, avrei dovuto impegnarmi di più, non avrei dovuto comportarmi colá.. ah, se potessi tornare indietro..
Poi, dopo tanti ripensamenti e rimpianti, arriva il grande giorno. Lo studente si incontra con i suoi prof. Ed ecco la notizia: “Promosso! Ma ti vogliamo diverso l’anno prossimo. Non tradire questa nostra fiducia”.

E lo studente allora esulta, corre a casa, abbraccia chi gli vuole bene e si ripromette di cambiare, di non sbagliare mai più, di non voler più vivere giorni di tensione come quelli prima del verdetto.
Non sappiamo cosa sia passato nella testa di Mandorlini da sabato sera ad oggi pomeriggio. Ma abbiamo la certezza che siano stati tre giorni terribili, i più lunghi della sua carriera. Giorni che sicuramente l’hanno cambiato. E domenica 22 novembre, contro il Napoli, inizierà per lui un nuovo percorso, come un primo giorno di scuola. E chissà se riuscirà a non tradire la fiducia che gli è stata concessa.

1 COMMENTO

  1. Lo studente esulta, promette di cambiare, di non sbagliare più… poi il giorno dopo si dimentica tutte le promesse che ha fatto e ricomincia a fare esattamente quello che faceva il giorno prima. Per il semplice fatto che lo studente è così e non come si vorrebbe che fosse.

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