Il Verona precede l’Empoli ma i toscani incamerano quattrini. Perché?

Tredicesimo piazzamento contro Quindicesimo. 46 punti da una parte, 42 dall’altra. È il cammino di Verona ed Empoli, due club che in queste ore vivono il paradosso del mercato in uscita: scoppiettante quello dei toscani, con Valdifiori, Rugani, Hysaj e Saponara (solo per citarne alcuni) al centro di clamorose offerte dei top team. Compassato quello del Verona, che sfoltisce senza incamerare denaro. Sala a parte, Obbadi, Campanharo, Brivio e Sorensen – per esempio – non verranno riscattati perché non sono appetibili da alcun team. Ma se la qualità sta tutta nei giocatori empolesi, come mai l’Hellas ha terminato la stagione con quattro lunghezze di vantaggio? La risposta è semplicissima e si chiama Luca Toni: con il capocannoniere italiano in tasca ci siamo assicurati un “bonus” di almeno una decina di punti in più che durante il campionato hanno garantito di scalare qualche posizione. Ma non dimentichiamo, soprattutto per l’avvenire, che se Toni dovesse farsi male, serve una solidità di squadra diversa. Un’identità che quest’anno abbiamo visto solo a tratti e che ci permetta di tirarci fuori dalle “secche” senza aspettarsi ogni volta i miracoli del centravanti emiliano. Bigon ha già tanto da fare..

M.C.

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