Il Verona si schianta contro il non calcio di Mazzarri

Un portiere, otto difensori otto, due attaccanti per provare il contropiede. Mazzarri si presenta al Bentegodi con il chiaro intento di non giocare a calcio e porta a casa un pareggio ad occhiali che per lui vale ossigeno e per il Verona serve per muovere la classifica dopo Genova e per portarsi a 20 buoni punti.

Certo che l’anticalcio Mazzarri è stato aiutato da un Verona impresentabile nel primo tempo, da una coppia Ilic-Veloso lenta e macchinosa e inspiegabilmente in campo per gran parte del match, e da un arbitraggio che ha tutelato ogni possibile perdita di tempo dei sardi. Mettiamoci il palo di Dawidowicz, i gol mangiati da Simeone e alcuni miracoli di Radunovic e il gioco è fatto.

Partite così stregate si possono anche perdere, è vero. Ma anche oggi resta l’amaro in bocca.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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