Ilic c’è! Un grande D’Amico risica, mentre Juric rosica

Una mossa di mercato a sorpresa e molto piacevole. D’Amico ha saputo attendere, ha aspettato pur sapendo di correre dei rischi e alla fine ha avuto ragione lui. Fosse arrivata nell’ultimo mese e mezzo una squadra pronta a mettere sul piatto 10 milioni, il City non avrebbe esitato. Non è arrivato nessuno e allora gli inglesi hanno provato a piazzare Ilic in una formazione satellite senza però incontrare il gradimento del centrocampista che ha sempre spinto per tornare in Italia. E così, arrivati a questo punto del mercato, il City ha accettato l’unica vera offerta arrivata: 7,5 milioni più bonus, con mittente l’Hellas Verona.
Ilic riparte così dalla città che l’ha veramente lanciato nel calcio che conta e lo fa con un contratto di 5 anni. D’Amico si tiene stretto il suo affare d’oro, sapendo di aver rischiato più volte di perderlo. Ma se a Verona c’è chi risica, a Torino qualcun altro rosica per non aver avuto la pazienza, la calma e la perseveranza del direttore sportivo gialloblù, che si sta dimostrando sempre di più un fuoriclasse del mercato.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

1 COMMENTO

  1. Mi sa che non avete ancora imparato come agisce Setti… Fa un acquisto a titolo definitivo solo se sa che ha già pronta una cessione più remunerativa… E infatti, meno di 12 ore dopo, TAC! Lovato all’Atalanta… Per 9 milioni… Ecco perché Juric se ne è andato

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