Jorginho è stato intervistato da Prime Video poco prima della Supercoppa europea: “Tutto è iniziato a Verona. Ci sono arrivato nel 2006, a 15 anni, quando ricevevo 20 euro a settimana. Prendevo un milkshake, costava un euro, mi sedevo sugli scalini di Piazza Bra e mi facevo il pomeriggio lì a vedere la gente passare. Sono tornato lì e mi è venuto in mente di prendere la stessa bibita di un euro, di sedermi su quegli scalini, dopo tutti questi anni di lavoro e sacrificio. Sedermi lì da solo con la bibita di un euro alla mano, dopo tutto questo successo, è stato davvero emozionante. Quattordici anni fa la gente non sapeva neanche cosa stesse facendo quel bambino col milkshake in mano”.
Cosa diresti oggi a quel ragazzino?
“Di credere sempre in sé stesso e di non mollare mai. I momenti difficili arriveranno sempre, tanta gente vorrà buttarti giù, ma puoi contare sempre su chi è al tuo fianco in ogni momento. Nessuno può dire quale sarà il tuo futuro, lo deciderai tu”.
Gianfranco Zola ha detto che meriti il Pallone d’Oro. Ci pensi?
“Dopo tante chiacchiere alla fine il pensiero ce lo fai, è normale. Gianfranco è una grande persona, abbiamo vissuto tante belle cose qui al Chelsea e gli voglio bene”.
D.Con.