Kalinic, sarà addio, ma solo a giugno

Nikola Kalinic alla fine ha deciso di restare e come lui hanno scelto Tudor e D’Amico. Ultimi 6 mesi di contratto rispettati, come chioccia di Simeone, ma soprattutto come valore aggiunto, partendo dalla panchina o anche titolare, quando l’argentino non potrà giocare, come accadrà domenica prossima.

Kalinic ha dimostrato con Tudor di non essere un errore di mercato, anzi… si tratta di un giocatore forte, che vede la porta e che ha qualità da vendere. Purtroppo con il gioco super difensivista di Juric e nel periodo sfortunato di Di Francesco, non è mai stato realmente in condizione di segnare. Con Tudor, che gioca sempre per farne uno in più dell’avversario, è esplosa tutta la vena realizzativa del croato, alla quale si aggiungono grinta e esperienza da vendere. Il fisico ovviamente non è più quello di un tempo ed è per questo che a giugno non rinnoverà. Avrà 34 anni e mezzo e dirà addio al calcio che conta. Tornerà nella sua Croazia, nella sua Spalato, dove è nato e dove è cresciuto come calciatore. L’Hajduk, che l’ha tentato parecchio proprio in questo gennaio, lo aspetta a braccia aperte e lui tornerà volentieri. Non sappiamo come andranno questi ultimi 6 mesi in gialloblù, ma è sicuro che lascerà un bel ricordo nei tifosi del Verona.

Soprattutto se continuerà a segnare, magari già contro la Vecchia Signora.

Foto: instagram

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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