Kishna, il talento nel sangue del Suriname

Damiano Conati 

Davids, Reiziger, Bogarde, Seedorf, Winter, Kluivert, Hasselbaink e soprattutto Gullit e Rijkaard. L’Olanda da decenni sforna campioni di origini del Suriname. 

Uno tra questi è sicuramente Ricardo Kishna, mancino classe 1995 di scuola Ajax, che la Lazio ha strappato ai lancieri nel 2015 per 3 milioni più bonus.

Nel 2015 Kishna è stato inserito nella lista dei migliori giovani nati dopo il 1994 stilata da Don Balón e sicuramente i numeri li ha: funambolico, dotato di velocità, ottimi cross e dribbling. 

Se arrivasse a Verona però qualche problema lo potrebbe creare: innanzitutto è mancino, come Cerci, Verde e Fares e il reparto potrebbe avere un surplus di giocatori con lo stesso ruolo. Inoltre spesso si intestardisce in dribbling e giocate e manca di concretezza, anche per questo lo score sotto porta nei suoi pochi anni di carriera non è altissimo. Dovrà esser bravo Pecchia a farlo crescere e a trovargli la giusta collocazione in campo. 

Da Benevento si dicono ancora convinti del suo approdo in Campania, ma in questo momento è il Verona in netto vantaggio su questo nuovo giovane talento con il sangue del Suriname.

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