La linea verde passa dalle nuove leve gialloblù

Una fucina di talenti: il Verona che verrà potrà pescare dai suoi giovani per dare nuova linfa al progetto scaligero. Tanti e qualitativamente apprezzabili sono i ragazzi che tra Primavera e serie minori stanno facendo esperienza pronti ad una eventuale chiamata della prima squadra gialloblù. A partire da quel Gollini, attuale terzo portiere e già in odore di serie A. Per poi passare al bravo Alberto Tentardini, fluidificante di fascia sinistra che può adattarsi anche a destra e che mister Pavanel ha detto essere pronto per il grande salto. Insieme a lui, il guizzante Fares, duttile uomo di fascia e Cappelluzzo, centrattacco di manovra con ampi margini di crescita. Poi, tra i prestiti, troviamo Alessandro Gatto, oggi al Pordenone e autore nella passata stagione di 15 reti. Talenti sparpagliati qua e là: come Ernesto Torregrossa, in prestito al Crotone, spesso in gol nell’attuale torneo di serie B. E poi, non dimentichiamolo, l’Hellas può contare su alcune pedine che fanno già parte della rosa della prima squadra e che sono destinati ad impreziosire ulteriormente il “rooster” gialloblù. Detto di Gollini, il riferimento è ai centrocampisti Valoti e Campanharo, il primo del ’93 e il secondo del ’92, senza tralasciare che i “veterani” Ionita (’90), Sala (’91) e Tachtsidis (’91) non si possono certo definire dei giocatori a fine carriera. C’è di tutto per formare una squadra quasi al completo e accompagnare il Verona al naturale processo di “svecchiamento”. I ricambi generazionali ci sono e la qualità non manca. Serve solo un po’ di pazienza per vederli sbocciare in maglia gialloblù. Come piace dire a Mandorlini, “sono come dei ghiaccioli e vanno succhiati po’ alla volta”…

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