La “pareggite” e i gol subiti

La differenza tra l’Hellas dello scorso anno e quello attuale sta nel numero dei pareggi ottenuti: irrisori al primo campionato di A – in tutto 6 – elevato oggi: dopo 11 partite ben 5 volte è uscito il segno X. Continuando di questo passo, le 16 vittorie della passata stagione diventeranno sempre di più una chimera e il “gap” con il Verona ’13-’14 incolmabile. Numeri che sul campo trovano spiegazione nella minore predisposizione offensiva del tridente gialloblù, sicuramente indebolito dalla perdita dei “turbo” Rómulo e Iturbe che sapevano capovolgere velocemente l’azione trasformandola da difensiva ad offensiva. Un altro dato significativo è che oggi, con 18 gol subiti, la difesa scaligera e’ al terzultimo posto delle retroguardie più bucate della serie A, appaiata con Cesena e Palermo e davanti solo a Empoli e Parma che hanno fatto peggio di noi incassando rispettivamente 19 e 20 reti. Numeri impietosi che non lasciano scampo ad interpretazioni e scaturiscono una considerazione: è conveniente continuare a tenere gli esterni d’attacco a fare i terzini considerato che i risultati difensivi non sono quelli sperati? E ancora: a questo punto non sarebbe il caso di sfruttare tutto il potenziale d’attacco proponendo 3 trequartisti (Lopez, Saviola e Gomez) a supporto di Luca Toni? Ai posteri l’ardua sentenza.

Michele Coratto

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

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