Le Pagelle dei gialloblù 

Gianni Tomelleri 

Nicolas 6,5: era necessario che il nostro portiere recuperasse sicurezza dopo l’incubo di Cittadella e così è accaduto. Impegnato di fatto poche volte, ha risposto con l’attenzione e la prontezza che gli abbiamo riconosciuto fino a due settimane fa. Ritrovato

Romulo 6: riportato per necessità sulla linea dei difensori, fisicamente fornisce ancora una prestazione maiuscola. Tecnicamente ha alti e bassi. Da un suo sfortunato intervento nasce una delle azioni più pericolose della Bari. Da una sua percussione nasce il gol e ancora, poco dopo, solo un intervento acrobatico di Moras gli impedisce di fornire a Pazzini il pallone del raddoppio. Inarrestabile

Souprayen 6: ormai la caratura del fluidificante francese è definita; buono, a tratti ottimo in fase di spinta, alterna giocate preziose ad amnesie preoccupanti nella fase difensiva. Oggi è andata bene ed ha pure sfiorato il gol, ma dalla sua parte il pericolo è sempre in agguato. Rivedibile

Caracciolo 7: la crisi del Verona ha avuto un nome ed un cognome. L’assenza del ministro della difesa ha messo in luce l’inadeguatezza del reparto; il suo ritorno è coinciso con la porta inviolata. Alla lucida regia difensiva abbina sempre doti di impostazione uniche tra i difensori gialloblu. Insostituibile

Bianchetti 6,5: al ritorno del suo anfitrione fornisce una delle migliori prestazioni, non soffrendo quasi mai né lo sgusciante De Luca, né il prestante Maniero. Partita di grande sostanza. Corazziere

Fossati 6,5: in un Verona più scolastico del solito, ancora una volta il “volante” davanti alla difesa è il metronomo del gioco e tutto quanto di buono il Verona produce passa prima o poi dai suoi piedi. Fondamentale

Zaccagni 6: dentro dal primo minuto il giovane centrocampista è l’unico ad avere libertà di movimento nel primo tempo e si distingue per qualche buona giocata palla al piede. Cala alla distanza, soprattutto nella qualità espressa. Germoglio

Bessa 6: il talento sudamericano ha decisamente perso lo smalto dei primi due mesi di campionato ed è sembrato soffrire particolarmente la fatica del momento, risultando insolitamente impreciso e confuso. Nel primo tempo ha giocato nella posizione di centrocampo nella quale aveva iniziato il campionato, piuttosto bloccato. La crescita nel secondo tempo lascia sperare che torni a prendere in mano la squadra. Annebbiato

Valoti 7: dinamismo e forza gli permettono di cucire meglio di chiunque altro centrocampo ed attacco; Pecchia lo lascia molto più libero rispetto ai compagni di reparto ed il figlio di Aladino lo ripaga suonando la carica, recuperando palloni, creando pericoli, fino all’assist decisivo. Rivitalizzante

Maresca s.v: giusto il tempo di giocare (male) un paio di palloni.

Siligardi 5,5: al contrario di Valoti che lo sostituisce, non riesce a dare concretezza al suo gioco ogni volta che gli viene chiesto qualcosa in più del compito elementare di esterno alto. Vive di lampi, questa sera è stato semplicemente rannuvolato

Luppi 6,5: prova di grande sostanza; talvolta arruffone e poco incisivo, gioca una delle partite migliori sul piano della continuità, del sacrificio, della corsa; non brilla come altre volte in attacco, ma è sempre presente in copertura per permettere ai compagni di proporsi, giocando sia a destra, sia a sinistra. Gregario

Pazzini 7: anche il capitano soffre evidentemente la pressione creatasi attorno alla squadra ad opera di avversari e cassandre, tuttavia dà esempio di dedizione correndo su tutto il fronte dell’attacco a pressare i difensori avversari e facilitare la ripartenza dell’azione. Quando c’è bisogno di un colpo decisivo, risponde ancora puntualmente presente. Provvidenziale

Juanito 6,5: entra subito in partita e si fa trovare sia sulla fascia, sia a stringere da seconda punta per togliere pressione a Pazzini, mettendo a frutto la consueta e rara duttilità. Prezioso

Pecchia 8: dopo due sonore batoste e due settimane di illazioni, l’allenatore azzecca praticamente tutte le mosse, riuscendo a ridare equilibrio e sicurezza alla squadra all’inizio per poi tornare a proporre gioco con efficacia grazie all’ottimo inserimento di Valoti. La squadra, nonostante le tossine accumulate, è sembrata ritrovarsi via via con l’andare dell’incontro. Esame di maturità superato.

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