Le pagelle di Hellasnews. Casale cresce, Simeone e Tameze che forti!

Montipò, 6: Il Torino non crea molto quindi non viene chiamato spesso in causa, ma quando deve intervenire lo fa bene. Rimangono sempre incertezze sui rinvii.

Casale, 6.5: Per i primi 20 minuti gioca da difensore di destra, ma dopo l’espulsione di Magnani va a giocare da centrale. In questa posizione si muove bene e vince il duello fisico con Sanabria, confermando la sua grande duttilità: dovunque venga messo, gioca bene.

Magnani, 4: Inizia bene, Sanabria non vede un pallone. Poi un errore, il più grave che potesse fare: un pallone più che gestibile regalato agli avversari, fallo da ultimo uomo, rosso. E come se non bastasse, dalla punizione nascerà il gol del Torino. Serata tragica per il 23 gialloblù.

Ceccherini, 6: Raramente bello da vedere ma spesso efficace: con i piedi, come ormai sappiamo, non ci siamo, ma per il resto il difensore gialloblù gioca una ottima partita.

Faraoni, 6.5: Un continuo su e giù sulla fascia di destra, il Torino fatica a contenere le sue discese. Gioca bene, i compagni lo servono spesso. Su un grande assist di Tameze sfiora il gol del pareggio: Milinkovic-Savic e poi il palo gli negano la rete che sarebbe stata regolare.

Ilic, 5.5: Ci si aspetta sempre di più da lui. Nelle ultime performance è rimasto un po’ nell’anonimato. Fatica a trovare la costanza per tutti i 90 minuti, a tratti gioca bene, a tratti non ne combina una giusta. Rimane comunque una performance di grande corsa e lotta in mezzo al campo.

Veloso, 5: Non all’altezza del Veloso che abbiamo conosciuto negli anni. Spesso troppo lento, spesso troppo impreciso. Speriamo torni in sé al più presto.

Lazovic, 6.5: Un vero e proprio tarlo per la difesa del Torino, che trova poche soluzioni alle sue continue incursioni. Spesso si rende pericoloso, con ottimi inserimenti ed ottimi palloni messi in mezzo. Corre senza fermarsi dall’inizio alla fine della partita.

Lasagna, 6: Lotta ed è propositivo ma non combina nulla nei soli 20 minuti in cui rimane in campo: a causa dell’espulsione di Magnani Tudor sceglie un assetto più conservativo e lo sostituisce con Sutalo.

Caprari, 6: Prova ad inventare giocate come suo solito, ma anche lui viene sostuito a causa dell’inferiorità numerica.

Simeone, 6.5: Termina la partita pieno di lividi: per limitarlo i giocatori del Toro devono usare le maniere forti. Dal 25′ del primo tempo gioca da solo in attacco, e nonostante le difficoltà disputa una grande partita. Non arriva mai al tiro, è vero, ma gioca per la squadra con un’enorme sacrificio. Insomma, anche quando non segna il Cholito è importantissimo.

Tameze, (Entra per Caprari al 25′) 7: Con un uomo in meno serve qualcuno che corra per due: lui è la persona giusta. Il suo ingresso cambia la partita: più corsa e più qualità in mezzo al campo permettono ai gialloblù di dominare, se pur con pochi risultati, il secondo tempo e di mettere in difficoltà una squadra in superiorità numerica. Rimangono misteriose le ragioni per le quali non sia stato schierato da titolare: il 61 è chiaramente il centrocampista più in forma tra quelli a disposizione di Tudor.

Sutalo, (Entra per Lasagna al 26′), 6: Per la prima volta in campionato dopo Udine gli viene data la possibilità di dimostrare il suo valore. Il croato mette in mostra buone abilità fisiche e difensive ma è manchevole sul piano tecnico.

Bessa, (Entra per Veloso al 72′), 6: Entra con grande voglia di trovare il pareggio rendendosi pericoloso più volte.

Cancellieri, (Entra per Ilic all’86’), s.v.

Hongla, (Entra per Sutalo all’86’), s.v.

Tudor, 6: La partita si mette male nei primi minuti, il rosso a Magnani è decisivo per le sorti dell’incontro. Senza Barak, poi, tutto è più difficile. Nel primo tempo i gialloblù faticano, ma nel secondo trovano la forza di mettere all’angolo una squadra con un uomo in più, sempre giocando un calcio migliore rispetto ai Granata. Rimane comunque sempre fissa la domanda: perchè Tameze non è partito dall’inizio?

Foto: instagram Hellas Verona

Cristiano Trevisani

Sono nato nel 2004. Frequento il liceo linguistico, ho giocato a calcio per molti anni e recentemente ho praticato basket. Sono appassionato di videogiochi, passo molto (forse troppo) tempo a giocare a FIFA. Ascolto molta musica, sono un grande fan dei Nirvana e dei Radiohead. La passione che coltivo da più tempo è però quella dell'Hellas Verona: la mia prima volta al Bentegodi è stata quando avevo cinque anni, periodo in cui l'Hellas militava in Lega Pro.

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