Le pagelle di Hellasnews. Lazo ok, Tudor no

Pandur, 6: Sui gol subiti non ha voce in capitolo: un rigore e una punizione nel sette. Bella la parata sul colpo di testa di Gondo nel finale del primo tempo.

Casale, 5: Poco preciso in ogni zona del campo. Sbaglia molti passaggi e quando la Salernitana attacca va nel pallone (come tutti i suoi compagni di reparto).

Günter, 5: Sul rigore si può sicuramente discutere, è vero, ma in quell’occasione si fa superare da Gondo con troppa semplicità. Gestisce abbastanza bene Djuric ma traballa sulle rare incursioni della Salernitana.

Ceccherini, 5: Anche per lui una prestazione negativa. Fatica in fase di impostazione e anche in quei rari momenti di fase difensiva. Molto presente ma poco utile negli ultimi metri di campo. La palla gli arriva spesso negli ultimi minuti di partita, segnale lampante della mancanza di lucidità dell’Hellas di ieri sera: il 17 gialloblù ha tante ottime caratterische, ma sicuramente non è la persona migliore a cui affidare il pallone quando c’è bisogno di fare gol.

Depaoli, 5.5: Tanta corsa ma poca qualità: spesso arriva al cross ma sono pochi quelli ben eseguiti.

Ilic, 5: Lui e Veloso non possono giocare insieme e questa partita ne è stata la conferma. Hanno caratterische molto simili, più o meno lo stesso passo ed entrambi sono mancini. Nessuno dei due perciò può giocare al meglio delle proprie capacità in quanto ad entrambi saranno richesti compiti che non dovrebbero riguardarli. Il serbo brilla sicuramente di più del suo collega di centrocampo e in alcuni momenti fa vedere ottime giocate. Si fa però espellere per aver applaudito ironicamente l’arbitro preso da un più che comprensibile nervosismo.

Veloso, 5: L’assist a Lazovic è una delle poche note positive (se non l’unica) di una partita spenta e grandemente sottotono.

Lazovic, 6.5: Come sempre molto propositivo. Dalla sua parte arrivano i maggiori pericoli proprio come il suo gol del purtroppo momentaneo 1-1.

Lasagna, 5.5: La Salernitana si chiude e lui non trova spazi per inserirsi. Prova a giocare fra le linee ma non è il suo forte. Dopo l’ingresso di Barak va a giocare esterno di centrocampo, al posto di Depaoli. In quel ruolo non brilla ma riesce a trovare spazio per un paio di buone conclusioni.

Caprari, 5.5: I compagni lo cercano spesso, sanno che dai suoi piedi può nascere qualcosa di speciale. Ma purtroppo non è arrivato nulla di speciale. Il 10 gialloblù, infatti, appare spento, veramente senza idee. Un peccato.

Simeone, 5.5: Gestisce bene i palloni che gli arrivano quando è spalle alla porta, ma non riesce a trovare gli spazi sufficienti per essere incisivo.

Barak, (Entra per Depaoli al 59′) 5.5: Trova ottime linee di passaggio e giocate importanti, ma fallisce nel mettere in rete due palloni invitanti.

Kalinic, (Entra per Simeone al 59′) 6: Entra con voglia, fa degli ottimi appoggi per i compagni e fa di tutto per raggiungere il pareggio.

Tameze, (Entra per Casale all’85’): s.v.

Tudor, 5: Una squadra senza idee schierata male in campo. I due play, Ilic e Veloso, sono da bocciare. La scelta di non far giocare Tameze dall’inizio è discutibile, visto che il francese è senza dubbio il centrocampista più in forma. Inoltre, anche l’esclusione di Barak dai primi 11 appare strana. E’ vero che è rientrante da un infortunio, ma è apparso più che in forma quando è entrato sia con La Spezia che con la Salernitana. Sconfitta giusta, al netto dei tiri in porta fatti, dei calci d’angolo battuti. Se sei la squadra più forte (perchè lo sei) ma non giochi al 100%, la sconfitta è dietro l’angolo e meritata, anche contro la peggiore squadra del campionato.

Foto: instagram Hellas Verona

Cristiano Trevisani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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