Le pagelle di Hellasnews. Simeone re della Laguna

Montipò, 5: Nel primo tempo dà poca sicurezza, nel secondo non subisce mai un tiro. In occasione del terzo gol del Venezia ha un malinteso con Dawidowicz che lo porta a gestire male la situazione e a farsi rubare la palla da Henry che deve solo appoggiarla in rete.

Casale, 5: Non sta bene ma Tudor lo schiera lo stesso. Johnsen fa quello che vuole sulla sua fascia, il 16 chiaramente non è nelle condizioni adatte a giocare una partita di calcio. Esce dopo 30′.

Dawidowicz, 6: Günter non c’è, e per la prima mezz’ora gioca lui da centrale. E in questa posizione non ne combina una giusta: fatica coi piedi e nelle letture, legge male la palla lunga di Romero che poi Montipò consegnerà ad Henry. Dopo 30 minuti Tudor inserisce Magnani e la partita cambia. Pawel torna nel suo ruolo e comincia finalmente a giocare. Lotta come sempre, ce la mette tutta. Anche da infortunato non esce dal campo ma combatte fino alla fine: è ormai uno dei leader di questa squadra.

Ceccherini, 5.5: Anche per lui primo tempo pessimo. L’ingresso di Magnani lo aiuta, sopratutto nella gestione di Henry che di testa le prendeva tutte. Una volta eliminato il problema Henry, il 17 riesce a disputare una buona partita.

Faraoni, 6: Tanta corsa, tanto sacrificio, anche quando non gioca al meglio. Nel primo tempo non è mai preciso, cross mal eseguiti e troppi palloni persi. Nel secondo tempo si riprende, mette in mezzo qualche buon pallone ma soprattutto serve un grande assist al Cholito che segnerà il 3-3. E’ suo anche il colpo di testa parato sulla linea da Ceccaroni per il quale l’arbitro assegnerà rigore.

Veloso, 5: Lento e prevedibile, spesso impreciso. Non è il Veloso a cui siamo abituati.

Tameze, 7: Uno dei pochi che gioca benissimo tutta la partita. Brilla anche nel momento più buio della sua squadra. Lotta, si dà da fare, recupera centinaia di palloni sempre giocando con grande classe. Si conferma importantissimo per i gialloblù.

Lazovic, 6: Si rende pericoloso nei primi minuti di partita, poi nel primo tempo non riesce più a combinare nulla. Nel secondo tempo invece è propositivo, e da un suo cross nasce il secondo gol dell’Hellas.

Ilic, 5: Molto sottotono. Sbaglia tante cose semplici che spesso rallentano la manovra della sua squadra. Deve ritrovare la forma che aveva prima dell’infortunio.

Caprari, 7.5: Invisibile nel primo tempo. Nel secondo, invece, dà il meglio di sé. Gioca con personalità e con grande freddezza segna il rigore che ha origine da un suo grandissimo passaggio a Lazovic.

Simeone, 8.5: Ci mette grande impegno, grande sacrificio. Sfrutta al meglio i pochi palloni che gli arrivano, segnando due gol. Il primo con un pallonetto elegante, il secondo con un gran tiro che finisce nel sette. Partita ribaltata, 3 punti ai gialloblù. Il Cholito fa la differenza, sempre di più.

Magnani (Entra per Casale al 30′), 7: Il suo ingresso cambia la partita. Fino al 30′ l’Hellas non gioca e subisce molto, soprattutto da Henry che fa praticamente quello che vuole: di testa sono tutte sue. Con Magnani, però, Henry viene completamente annullato e la rotta della partita si inverte. Grande performance del centrale che dimostra di meritarsi più fiducia da parte di Tudor.

Lasagna (Entra per Veloso al 57′), 6: Gestisce bene i palloni che gli arrivano e dà una mano in attacco. Prestazione positiva dell’11 gialloblù.

Bessa (Entra per Ilic al 79′), 6: Gioca con classe, importante per portare a casa la vittoria.

Tudor, 6: Sbaglia completamente la formazione iniziale, anche se l’approccio alla partita è buono. Per i primi 10 minuti c’è equilibrio, poi il Venezia capisce i punti deboli dell’Hellas e punisce per ben 3 volte. Dawidowicz da centrale fatica, Casale non è in forma. Quando entra Magnani però, tutto cambia, il Venezia non trova più spazi. Nel secondo tempo, infatti, i lagunari non tirano mai in porta, è dominio Hellas. Da 3-0 a 3-4, incredibile.
Tudor, quindi, riscatta un pessimo primo tempo con dei cambi azzeccati, regalando un pomeriggio indimenticabile al popolo gialloblù.

Foto: instagram Hellas Verona

Cristiano Trevisani

Sono nato nel 2004. Frequento il liceo linguistico, ho giocato a calcio per molti anni e recentemente ho praticato basket. Sono appassionato di videogiochi, passo molto (forse troppo) tempo a giocare a FIFA. Ascolto molta musica, sono un grande fan dei Nirvana e dei Radiohead. La passione che coltivo da più tempo è però quella dell'Hellas Verona: la mia prima volta al Bentegodi è stata quando avevo cinque anni, periodo in cui l'Hellas militava in Lega Pro.

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