Le pagelle di Hellasnews. Tameze immenso

Montipò, 6: La difesa gialloblù non concede molti spazi ai Viola perciò non viene chiamato spesso in causa. Quando ciò accade, però, è attento e interviene puntualmente.

Sutalo, 7: Sbaglia poco, se non nulla, sul piano difensivo. E’ preciso negli interventi e gestisce delle situazioni difficili con freddezza. Quando ha palla fra i piedi, però, spesso è impreciso: un rilancio semplice ma mal eseguito da parte sua si trasforma in una grande occasione per la squadra ospite.

Casale, 7.5: A causa delle numerose assenze nel reparto difensivo tocca a lui marcare Vlahovic. E lo fa in maniera splendida. Per tutti i 90 minuti lotta con il gigante serbo, limitando al massimo il suo spazio d’azione, non facendolo mai girare ma concedendogli spesso la possiblità di fare da sponda. Con questa grande prova difensiva il 16 gialloblù dimostra una volta per tutte le sue enormi capacità.

Tameze, 8: Gioca da difensore, da centrocampista, da esterno, insomma, da vero e proprio tuttocampista. E in ogni ruolo che ricopre riesce ad eccellere. Difensivamente è preciso, le chiusure sono puntuali. In fase di impostazione non sbaglia nulla, se non un pallone regalato a Duncan nei minuti finali di partita. Una presenza fondamentale per i gialloblù, non solo a centrocampo, ma ovunque. Teniamocelo stretto.

Lazovic, 6: Tanta corsa ma purtroppo poca precisione negli ultimi metri di campo: è molto propositivo ma non riesce a creare nulla che possa impensierire la difesa Viola. Importante per limitare le avanzate degli esterni della Fiorentina.

Ilic, 5.5: Corre molto ma tende ad essere “mollo” su alcuni contrasti che vista la sua stazza può vincere senza problemi. A tratti impreciso, spesso preferisce tornare indietro dal portiere piuttosto che andare in avanti. Va bene farlo qualche volta, certo, ma la ripetizione di questa scelta fa trasparire una timidezza che deve assolutamente sconfiggere.

Veloso, 6: Ordinato e preciso, detta i tempi del centrocampo gialloblù. Le pile si scaricano dopo il primo tempo e per questo viene sostituito.

Faraoni, 6: Solita partita di grande sacrificio, non si ferma mai. A differenza di Lazovic, il 5 gialloblù si rende pericoloso in fase offensiva andando vicino alla rete con un tiro-cross che scheggia il palo.

Lasagna, 6.5: Finalmente si sblocca in questa stagione, realizzando un bel gol. Per il resto gioca come sa fare, attacca bene la profondità e fa qualche buona sponda. Fatica non poco sul gioco aereo e spreca un paio di contropiedi dai quali potevano nascere grandi occasioni per la sua squadra.

Caprari, 6: Serve l’assist per il gol di Lasagna ma poi non crea altro: spesso può mandare in porta i suoi compagni ma è poco lucido nello scegliere la linea di passaggio migliore. Una buona partita, ma da lui ci si aspetta sempre qualche guizzo in più.

Simeone, 6: Ha l’occasione di segnare il 2-0, ma la spreca sbagliando un gol relativamente semplice. Milenkovic lo mette in difficoltà ma riesce comunque a tenere su un buon quantitativo di palloni. Gioca con la sua solita grinta, rendendosi sempre molto utile alla propria squadra.

Bessa, (Entra per Veloso al 46′) 6: Dà grande ordine alla squadra, sa sempre cosa fare. Molto preciso, subentra molto bene.

Hongla, (Entra per Caprari all’80): s.v.
Cancellieri, (Entra per Lasagna all’80): s.v.

Tudor, 6.5: Non dispone di molti giocatori perciò deve schierare una formazione inusuale: Sutalo dal primo minuto e Tameze difensore. Quest’ultima scelta si rivela più che azzeccata, infatti il francese gioca una delle sue migliori partite in questo campionato.
Nella prima mezz’ora la partita è a senso unico, l’Hellas domina, segna un gol e rischia di farne altri. Poi cala e la partita trova un equilibrio e i Viola pareggiano. Un punto che ci sta, ma che lascia qualche rammarico ai tifosi gialloblù che, vista la grandissima performance del Verona si aspettavano di portare a casa i tre punti.

Foto: instagram Hellas Verona

Cristiano Trevisani

Sono nato nel 2004. Frequento il liceo linguistico, ho giocato a calcio per molti anni e recentemente ho praticato basket. Sono appassionato di videogiochi, passo molto (forse troppo) tempo a giocare a FIFA. Ascolto molta musica, sono un grande fan dei Nirvana e dei Radiohead. La passione che coltivo da più tempo è però quella dell'Hellas Verona: la mia prima volta al Bentegodi è stata quando avevo cinque anni, periodo in cui l'Hellas militava in Lega Pro.

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