Le Pagelle di Verona vs Inter

di Enrico Brigi

GOLLINI 7 Il giovane portiere gialloblù strappa applausi a scena aperta per alcuni pregevoli interventi con i quali annulla da campione alcune pericolose palle gol interiste. Incolpevole sulle prime due reti avversarie appare leggermente fuori posizione in occasione del pareggio nerazzurro firmato da Perisic.

PISANO 6,5 Segna il suo terzo gol stagionale colpendo di testa una precisa punizione calciata con il contagiri da Marrone. Per il resto la solita partita di sostanza impreziosita questa volta da un continuo e costante supporto alla fase d’attacco.

ALBERTAZZI 5 Partita di grande sofferenza che lo ha visto in perenne difficoltà, specialmente quando Mancini ha deciso di dirottare dalle sue parti Palacio, giocatore con ben altro passo rispetto al suo. A parziale giustificazione il fatto di essere stato poco supportato nei raddoppi da Fares e dal subentrato Gilberto.

MORAS 6,5 Messo in archivio l’errore commesso contro l’Atalanta, il gigante ellenico torna ai suoi livelli abituali. Sempre pronto a tenere alta la linea difensiva, come gli chiede Delneri, comanda la retroguardia con la solita autorità.

HELANDER 6,5 Protagonista assoluto in occasione del pareggio gialloblù quando sovrasta in elevazione le torri nerazzurre indirizzando il pallone alle spalle di Handanovic. In occasione della seconda rete interista arriva in ritardo sulla diagonale ma l’errore in disimpegno dei suoi compagni lo prende in contropiede mentre tenta di mettere in fuorigioco il centravanti argentino.

WZSOLEK 6 Solita intensa partita di grande sacrificio dove conferma le sue indubbie doti di corridore. La sua dedizione al sacrificio lo porta ad un enorme dispendio di energie a scapito di qualche errore come in occasione del pareggio di Perisic dove chiude in ritardo la diagonale. Esce letteralmente stremato.

MARRONE 6,5 In crescita rispetto alla prima uscita. Ha il grande merito di calciare con precisione chirurgica le tre palle da fermo che i suoi compagni capitalizzano al meglio. Era in diffida, il giallo comminatogli da Giacomelli lo obbligherà a guardare in tv la sfida di giovedì contro la Lazio.

IONITA 6,5 Altra partita di assoluta intensità impreziosita da un rete che per poco non manda l’Inter al tappeto. Sempre pronto ad attaccare i portatori di palla avversari si dimostra risorsa fondamentale per lo scacchiere scaligero. La recente attenzione nei suoi confronti da parte del Napoli appare più che giustificata.

FARES 5,5 Schierato da Delneri nell’undici di partenza patisce probabilmente l’emozione di scendere in campo davanti a così blasonati avversari. Poco attento nella fase difensiva a supporto di Albertazzi.

TONI 6,5 Nonostante una condizione fisica per forza di cose non ancora al top cerca di farsi rispettare in mezzo agli arcigni difensori nerazzurri non facendo mai mancare il suo consueto apporto quando si tratta di far salire la squadra. Non gli capitano occasioni da rete ma quando viene sostituito si avverte la sua assenza.

PAZZINI 6,5 Anche per lui partita intensa di gran movimento. Svaria sull’intero fronte offensivo e mantiene in costante apprensione la retroguardia avversaria. In continua crescita sotto l’aspetto atletico conferma il miglioramento dell’intesa con Toni.

GILBERTO 6,5 Subentrato a Fares si dimentica in alcune occasioni, come il suo predecessore, di supportare Albertazzi nella marcatura di Palacio. L’azione con la quale nel finale coglie il palo è da palati fini.

GOMEZ 5 Ha sui piedi il pallone per chiudere la partita ma con sufficienza e poca umiltà sceglie un’improbabile soluzione a giro di prima intenzione che finisce in curva, scatenando le ire del popolo gialloblù.

ROMULO 6 Riprende confidenza con il campo dopo diversi mesi di assenza. Il passo non può essere quello dei giorni migliori ma la sua presenza può diventare un’importante risorsa da qui alla fine. Peccato per quel pallonetto che se fosse andato a buon fine avrebbe fatto venir giù lo stadio.

DELNERI 6,5 La sua squadra mostra segni di vitalità atletica impensabili sino a qualche settimana fa. I giocatori in campo confermano di avere assimilato una precisa idea di gioco che li porta ad affrontare senza alcun timore reverenziale anche avversari blasonati come i nerazzurri di Mancini. La strada verso la salvezza rimane complicata ma il baffo di Aquileia rimane convinto di potersela giocare sino alla fine. Unica pecca non aver saputo trovare una valida contromisura alla superiorità nerazzurra sulla fascia sinistra, che alla fine risulterà il vero anello debole del suo schieramento.

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