L’uomo della provvidenza

Foto: Andrea Mandorlini (repubblica.it)

Se sabato abbiamo toccato l’apice dell’ultimo decennio (nuovo record di punti in serie A dal campionato con Prandelli in poi e secondo solo al Verona di Bagnoli), il merito è anche suo. Lui non ha bisogno di presentazioni: si chiama Mandorlini ed è il nocchiero della nave gialloblù da svariate stagioni. In sella da ben prima che arrivassero Setti e Sogliano (che peraltro hanno meriti indiscutibili per una gestione che ha permesso il salto di qualità), Andrea è l’uomo che i veronesi aspettavano da molto tempo. Il meglio di sè l’ha dato il primo anno, in serie C, quando tirarsi fuori dalle secche della Lega Pro era vitale per le sorti dell’Hellas. Da uomo solo al comando, ai limiti della retrocessione in Seconda Divisione, Andrea si caricò sulle spalle il gruppo che proveniva dalle macerie della gestione Giannini e, come l’Araba Fenice, fece risorgere dalle ceneri ciò che rimaneva del Verona. Indispensabile l’atteggiamento a muso duro in occasione della finale play off contro la Salernitana quando, per sgombrare il campo da ogni dubbio, senza mezzi termini lanciò messaggi al Palazzo sottolineando che i campani erano in procinto di subire un fallimento societario e auspicava una finale senza ombre arbitrali. Risultato: un successo. L’Hellas venne promosso in Serie B e nel giro di due anni centrò anche la risalita nella massima serie, miele purissimo per i tifosi gialloblù. Il resto è storia recente: 46 punti, vittoria nel derby, record di reti segnate e primo posto di Luca Toni nella classifica dei migliori attaccanti del Verona in serie A. E non è ancora finita: l’Europa League è ancora possibile, almeno sulla carta, e i punti a disposizione da qui a fine campionato permettono di sognare ancora. A coronamento di una stagione eccezionale e di una coesione sempre più forte tra tutte le componenti che girano intorno all’Hellas Verona, ci auguriamo che presto arrivi la firma del prolungamento del matrimonio tra il nostro allenatore e la Società, per proseguire anche in il prossimo anno insieme a chi ci ha risollevvato dalle paludi della Lega Pro.

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