Mandorlini: le dimissioni morali e la voglia di non mollare

di Michele Coratto

Mandorlini in bilico e vicino all’esonero? Forse, anche se è più corretto parlare di dimissioni morali. Il suo “boia” non è la Società. Ci mancherebbe. Ma lui medesimo. Il tecnico gia’ da tempo non sa a che santo votarsi. Caparbio ma uomo solo al comando, cocciuto e ombroso, a “muso duro e bareta fraca’” e’ andato avanti controvento. Coerente fino in fondo. Senza sortilegi o soluzioni taumaturgiche che potessero curare il malato Hellas. Sopraffatto da valanghe di infortuni, incomprensioni e tanta, tanta sfortuna. Sfiga che nei 6 anni di permanenza sulle rive dell’Adige non gli aveva mai strizzato l’occhiolino come quest’anno. Comandante senza truppe. Anche i suoi fidatissimi “generali” sembrano aver tirato i remi in barca. Sgretolato dai miseri 6 punti in classifica (0,42 punti di media a gara), l’artefice della rinascita sportiva gialloblu’ sembra aver perso ogni minima speranza di tornare in carreggiata. Perfino Carpi ci ha sorpassato. E’ notte fonda. Nerissima. Peggio anche del Verona degli ultimi vagiti degli anni ’80 quando il grande Bagnoli rispondeva alla storia con 13 gare di serie A senza ottenere vittoria. I gialloblù odierni l’hanno scalzato: 8 sconfitte e 6 pareggi sono un macigno pesantissimo. Un record negativo che schiaccia il “grigio”. Forse la sua avventura all’Hellas e’ davvero finita. Forse i titoli di coda lo allontaneranno per sempre dal suo amato Verona. Forse. Ma forse anche no..

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*