E siamo a 13 turni senza accendere la casella delle vittorie. Eguagliato il record negativo dell’ultimo anno di Bagnoli quando il primo successo arrivo’ solo alla quattordicesima gara di campionato. Tuttavia, se domenica non si dovessero cogliere i tre punti in terra ciociara, questo diventerebbe il peggior Verona di sempre. Ovviamente tutti ci auguriamo che non accada anche se i segnali non sono certo confortanti: peggior attacco della serie A – solo 8 gol all’attivo – e seconda peggior difesa – 21 gol subiti – senza contare che i gialloblù di tirare in porta proprio non ne vogliono sapere. 20-3 per i partenopei e’ l’ultimo sconfortante dato delle conclusioni nello specchio nell’ultima gara interna con il Napoli di Sarri. Forse sarebbe il caso di diventare un po’ più offensivi magari provando terzini od esterni votati all’attacco.. Partendo proprio da quel Winck che non ha ancora perso le speranze di convincere il tecnico di Ravenna a farlo giocare. Ma anche da Fares, ormai sulla via del pieno recupero. Con il Frosinone intanto potrebbe farcela il play Federico Viviani e dovrebbe riprendere il suo posto anche Jacopo Sala. Insomma, per la sfida da “dentro o fuori” (come l’ha definita Mandorlini), la rosa sarà quasi al completo con la scusante infortuni praticamente azzerata. Da domani inizia una nuova settimana di duro lavoro. La più importante per l’Hellas Verona di questa stagione. Al “Matusa” ci si gioca moltissimo e conterà solo vincere: Frosinone deve diventare la prima tappa della catarsi gialloblu’. In caso ciò non si verificasse il fallimento sportivo e societario (per l’incondizionata fiducia a Mandorlini) sarà completo.
Michele Coratto