Maniero: “Il Bentegodi sarà determinante”

Verona-Milan, bandita la banalità. Eccome:  per due volte i rossoneri persero lo Scudetto al Bentegodi. Nel 1973 con Nereo Rocco in panchina, nel 1990 quando Sacchi venne addirittura espulso. Filippo Maniero ha indossato entrambe le casacche e per GianlucaDiMarzio.com racconta le due squadre tra passato e presente:

Nel Verona di Cagni sei esploso come calciatore. Che ricordi hai di quell’anno?

“Ottimi. Ero giovane, segnai 12 gol. Resta l’amaro in bocca per la retrocessione, la squadra non meritava di scendere in B. Una piazza nella quale mi sono trovato benissimo. Verona è stata il mio trampolino di lancio nel calcio che conta”.

Nel Milan di Fabio Capello invece sei rimasto solo sei mesi: rimpianti?

“C’è del rammarico perché l’anno dopo vinsero lo Scudetto, ma ho la consapevolezza di aver dato il massimo. Arrivai nel mercato di gennaio, fu una grande soddisfazione per me vestire la maglia rossonera: un sogno giocare per un top club come il Milan. Sei mesi sfortunati perché siamo finiti a metà classifica. Inoltre perdemmo anche la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Capello? Da fuori può sembrare duro e spigoloso, in realtà la sua forza è la grande personalità che trasmette alla squadra. Con lui ho avuto un rapporto sempre schietto e sincero”.

Come vedi il Milan quest’anno? Inzaghi è l’uomo giusto per rilanciare i rossoneri?

“Tutti si aspettano sempre grandi cose dal Milan, ma Inzaghi ha bisogno di tempo. L’inizio comunque è stato abbastanza positivo. Arrivare tra i primi tre, però, sarà difficile. Più probabile una qualificazione per l’Europa League. Torres? Sono leggermente dubbioso sul suo utilizzo. Negli ultimi due anni al Chelsea non ha brillato. Spero per il Milan che torni ad essere quello di una volta. Non è più giovanissimo, certamente ha qualità tecniche importanti ma a fare la differenza saranno le sue motivazioni.”

Il Verona stupisce anche quest’anno nonostante le cessioni illustri. Ripeterà la passata stagione?

“Farà un campionato sulla falsa riga dell’anno scorso. Mandorlini allena qui da tanto, l’ossatura della squadra è rimasta invariata. Non avrà problemi per la salvezza e magari potrà fare un pensierino anche per l’Europa.”

Che partita sarà domenica?

“Guardando l’andamento delle due squadre prevedo una partita equilibrata. Ma so quanto può dare il pubblico di casa all’Hellas, e vedo favorito leggermente il Verona. Il fattore Bentegodi è sempre un’arma in più, è uno di quegli stadi dove il dodicesimo uomo in campo non rappresenta solo un modo di dire”.

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