Melis: “Il mercato è indispensabile. Serve gente di gamba e qualità”

Martino Melis, ex esterno d’attacco del Verona, oggi allenatore in seconda dell’Ischia in Lega Pro, è stato intercettato dalla redazione di Hellas News per parlare dei problemi dei gialloblù che non sanno più vincere da otto partite. Ecco le Sue dichiarazioni: “E’ decisamente un momento particolare, dove probabilmente è subentrato un po’ di stress e ansia da risultato. Le partite del Verona le ho viste e dall’esterno percepisco molta difficoltà perché nonostante si noti la massima applicazione della squadra, al primo errore che commettono prendono gol. Purtroppo quando le cose vanno così, il rischio è che la situazione precipiti ancora di più. Sono però convinto che Mandorlini sia un tecnico capace e che sappia perfettamente quello che deve fare per venirne fuori”.

Come mai quest’involuzione dall’Hellas dello scorso anno?

“La risposta è semplice: non hai più Iturbe e Romulo e fatichi a servire Toni in una certa maniera. L’anno scorso arrivavano i cross dal fondo, oggi vedo molti lanci a cercare la testa di Luca e si fa più fatica. Iturbe e Romulo sono giocatori micidiali in campo aperto e sfruttavano la loro esplosività per partire da posizioni arretrate e accompagnare l’azione per servire Toni che  finalizzava. Se poi mettiamo in conto che quest’anno gli avversari ti conoscono e ti aspettano al varco, è chiaro che le difficoltà sono maggiori. Comunque ripeto: ritengo che Mister Mandorlini sia un bravo tecnico e sono sicuro che troverà la quadra per rimettere in carreggiata l’Hellas”.

E’ possibile che sia stato commesso un peccato di presunzione in fase di costruzione della squadra?

“Non credo proprio. La Società dall’esterno dà l’impressione di essere seria e preparata. Semmai può aver preso un abbaglio sulla valutazione della forza di alcuni reparti. Secondo me in difesa e a centrocampo si pensava di essere più competitivi: purtroppo fin’ora il Verona ha subito troppe reti e pecca nella fase di impostazione dove Tachtsidis è meno dinamico, più macchinoso e sbaglia qualche passaggio di troppo quando deve verticalizzare. Sicuramente un altro giocatore rispetto a Jorginho. Ora il problema è che devi vincere per forza e quando sei obbligato a farlo non è facile entrare in campo con la testa sgombra e le gambe fluide”.

La finestra del mercato invernale può aiutare a sopperire a qualche mancanza?

“Penso di sì. Qualcosa sul mercato va fatto di sicuro. Il gioco di Mandorlini prevede che ci si chiuda molto per poi ripartire ed attaccare gli spazi. Per conto mio serve gente che unisca gamba e qualità per ricostruire le certezze dell’anno passato. Nell’Hellas di oggi hai giocatori solo di gamba, che corrono tanto ma che tecnicamente valgono meno rispetto a chi avevi solo una stagione fa”.

 

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