Le dichiarazioni del difensore Evangelos Moras, rilasciate in occasione della consegna premio di migliore calciatore dell’Hellas Verona nella stagione 2014/15, avvenuta durante l’evento ‘Galà del calcio Triveneto’ presso il Teatro Comunale di Vicenza e organizzato dall’USSI del Veneto.
IL PREMIO
«E’ un momento delicato, ma sono molto contento di questo premio che dà fiducia per continuare senza mollare. Arrivare a 34 anni a prendere un premio così importante è una cosa bella ed è merito anche di tutta la squadra. E’ un premio arrivato perché siamo sempre stati un gruppo unito e questo paga sempre. Lo scorso campionato è stato straordinario e adesso speriamo di uscire da questo momento brutto, facendo come abbiamo fatto negli ultimi anni».
LA GARA COL NAPOLI
«Anche ieri tanti infortuni: prima Souprayen e poi Albertazzi, ci hanno costretto a stravolgere la difesa. E sappiamo che quando una squadra cambia la difesa in corso non facile: c’era Bianchetti fuori ruolo, ma non c’erano alternative. Diciamo sempre le solite cose ma è così: non bisogna mollare e dare il massimo.
Il rientro di Toni? E’ una bellissima notizia, il nostro gioco è costruito su di lui e ha fatto grandi cose per il Verona. E speriamo di recuperare tanti altri elementi importanti. Anche chi subentra o gioca meno deve dare il massimo, come ha fatto ieri Checchin. Si è comportato bene e non era facile, è il momento di dare tutti qualcosa in più».
LA PROSSIMA SFIDA
«Sappiamo che con il Frosinone è una gara da dentro o fuori, come ha detto il mister. O ci darà speranza o ci affosserà ulteriormente, ma non ci voglio nemmeno pensare. Dobbiamo solo lavorare e andare lì per vincere. Il Verona si è trovato varie volte in difficoltà ma ne siamo sempre usciti, dobbiamo tapparci le orecchie e andare là per portare a casa la vittoria.
Ritiro o no, dobbiamo pensare solo a vincere. Ora si pensa solo a salvarsi e dare tutto domenica. Qualsiasi cosa fatta in questo momento non è come negli ultimi anni, ma abbiamo dato tutto e l’avversario era molto forte. Basta un tiro per vincere contro il Frosinone, e io voglio solo vincere. I tifosi? Sono un esempio per noi: compattezza nei momenti di difficoltà. In altre piazze nemmeno vengono allo stadio, invece loro sono sempre lì a sostenerci. Anche noi dobbiamo scendere in campo uniti per prendere i tre punti».
Fonte: hellasverona.it