Nella testa di Tudor. Pochi dubbi di formazione

In difesa e attacco se la giocano in quattro per tre posti, in mezzo al campo quattro per due. Stanno tutti lì i dubbi di Igor Tudor alla vigilia di Venezia-Verona. Anche se qualche indizio il tecnico croato lo ha lasciato in conferenza stampa: “No turnover, ma più o meno sarà proseguimento di quanto visto fino a oggi”. Quindi niente rivoluzioni, ma magari l’alternanza in certi ruoli. A Genova hanno riposato Günter e Veloso, con il Cagliari Casale e Tameze, probabilmente a Venezia toccherà a Ceccherini e Ilic sedersi in panchina, considerando poi che Dawidowicz oggi è un intoccabile. Occhio però a Bessa che potrebbe impensierire la titolarità di Veloso.
In attacco l’impressione è che Tudor sia combattuto. Da un lato vorrebbe far rifiatare uno tra Caprari e Simeone, ma dall’altro si rende conto che Lasagna ha un modo di giocare diverso da come vorrebbe e il rischio sarebbe quello di avere in campo un pesce fuor d’acqua, un po’ come accaduto a Udine. L’impressione, dopo le parole di ieri di Tudor, è che Lasagna giocherà perché “sta bene, è in grande forma”, ma non è chiaro se esterno o punta.

Probabile formazione.
Montipò;
Dawidowicz, Günter, Casale;
Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic;
Barak, Caprari;
Lasagna.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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