Nikola Ninkovic, genio e sregolatezza alla corte di Juric

Potrebbe essere lui il primo acquisto in caso di conferma di Ivan Juric. Trequartista dai piedi educati, il più giovane capitano della storia del Partizan Belgrado a 17 anni, oggi ad Ascoli dove i lampi di genio superano le marachelle, che però non sono poche.

Ninkovic, 25 anni e mezzo, è pronto ad esplodere, ma non ha un carattere semplice. Ad Ascoli ha litigato con l’allenatore, ha avuto un diverbio acceso con un compagno per battere un rigore e, dopo che l’ha avuta vinta l’altro, ha chiesto e ottenuto il cambio come segno di protesta, è stato spedito qualche giorno nella sua Serbia per sbollire i nervosismi, ha subito vari cartellini gialli e un’espulsione con insulti reiterati successivi che gli è costata ben 3 giornate di squalifica.

Insomma, non un carattere semplice che però si pareggia con la classe. Perchè Ninkovic è davvero un grande talento che, dopo un inizio scoppiettante in patria, si è perso tra la A e la B italiane.

È il momento di sbocciare e Juric potrebbe essere l’unico in grado di mettergli la museruola e lasciarlo libero di predicare calcio. Il Verona l’estate scorsa è arrivato ad offrire 3 milioni di euro per il suo cartellino, rifiutati dall’Ascoli che ne voleva 5. A causa dei suoi comportamenti e della classifica non proprio brillante dei marchigiani a gennaio il prezzo era già dimezzato. Oggi, causa Coronavirus ma soprattutto per il fatto che nel 2021 gli scadrà il contratto, D’Amico se lo può accaparrare per poco più di 1 milione. Sarebbe un affare d’oro. Tutto dipende dalla conferma sulla panchina gialloblù di Juric, che stravede per lui.

Nelle ultime ore Ninkovic ha rifiutato la prima offerta di rinnovo dell’Ascoli. Chissà che alle spalle non ci sia proprio il Verona. Foto: Zimbio

Damiano Conati

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