Pensieri sparsi. Da Benevento in poi è successo qualcosa…

Diciamocela tutta. Fino a 10 giorni fa mai si era visto un Verona così forte in A dopo gli anni di Bagnoli. Bel gioco, organizzazione tattica e quella sensazione di potersela giocare alla pari con tutti e in tutti gli stadi. Le intuizioni di D’Amico e l’immensa bravura di Juric hanno regalato a Verona una squadra da medio/alta Serie A e hanno portato i tifosi gialloblù a sognare di nuovo.
Dopo la sfida dominata in modo quasi irrisorio a Benevento, però, è successo qualcosa. È vero, il Milan era più forte, come pure l’Atalanta di oggi. E con il Sassuolo la sconfitta del Verona era l’unica opzione non corrispondente a verità guardando le dinamiche di tutto il match. Però il Verona di Juric aveva abituato tutti a qualcosa di diverso. Non si era mai notata una squadra nettamente più forte dei gialloblù come sono state Milan e Atalanta, non erano mai arrivate tre sconfitte di fila e non si erano mai visti tanti errori individuali come quelli messi insieme dai giocatori del Verona in questo periodo. Tutt’al più se si aggiunge che Juric continua a ripetere che sta vedendo un grande Hellas, una squadra vera in allenamento e in partita e con tutte le carte in regola per giocare un bel calcio. E allora cosa sta succedendo? Solo sfortuna ed errori di concentrazione dei singoli? Stanchezza, soprattutto mentale, di alcuni protagonisti che hanno tirato il carretto per mesi? O un inconscio calo di tensione generale dopo la salvezza quasi raggiunta?
Nessun campanello d’allarme, però di sicuro Juric e il suo staff in questi 15 giorni di pausa dovranno lavorare parecchio. La squadra ha bisogno di ritrovare serenità dal punto di vista mentale, deve ricompattarsi e provare a invertire il periodo negativo. Mancano 12 punti al superamento della quota record raggiunta l’anno scorso. Il Verona visto durante la stagione potrebbe farcela. Ora non resta che uscire da questo tunnel negativo.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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