Per la seconda volta in 14 anni, il Verona lascia Sarri con il cerino in mano

Era il 31 gennaio 2008 e Giovanni Galli, allora diesse del Verona, cercava un attaccante da regalare a mister Sarri. Il nome sul taccuino era quello di Denis Godeas, ma all’ultimo la Triestina rifiutò e il Verona si ritrovò con Galli letteralmente sconsolato a sfogliare l’album delle figurine Panini per avere un’illuminazione all’ultimo minuto e con Sarri che alla fine dovette tenersi Daniele Morante alla voce “bomber”!

Tutti sanno come finì quella stagione con Sarri esonerato un mese dopo, Galli dimissionario e l’Hellas salvo all’ultimo respiro in quel di Busto Arsizio grazie a quel capellone di Davide Pellegrini e a quel pelatone di Zeytulaev.

14 anni dopo, ecco le stesse scene. Tare senza idee, Lotito senza soldi e il Verona che non intende regalare i vari Kalinic, Lasagna e Casale alla Lazio. A rimetterci alla fine è ancora una volta Maurizio Sarri che si ritrova senza i giocatori richiesti.

A esplicita domanda, 14 anni fa, rispose che alla chiusura del mercato, senza il centravanti, l’unica cosa che gli venne in mente fu una bestemmia. Non sappiamo se anche nel 2022 la reazione è stata la stessa, ma anche stavolta il cerino resta in mano a lui. Gli auguriamo che la sua Lazio possa tranquillamente salvarsi come fece quel Verona di 14 anni fa…

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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