Player focus: Miguel Veloso

Già apprezzato per le cinque stagioni giocate in Serie A con la maglia del Genoa, Miguel Veloso è diventato ben presto il ‘centro di gravità permanente’ dell’Hellas Verona, non solo in quanto fulcro del gioco della squadra di mister Juric, ma anche perché leader indiscusso dei gialloblù. In certe partite lo abbiamo visto agire da interditore, in altre da regista di qualità, smistando palloni a destra e a manca: il portoghese è senz’ombra di dubbio uno dei trascinatori dell’Hellas, in campo e fuori. Per lui, finora, 2 gol e 5 assist in 22 apparizioni con la maglia del Verona, solo l’ultima indossata in ordine di tempo fra le tante significative esperienze della carriera di Miguel Veloso che, sopra al numero 4, regge sulle spalle una storia calcistica di tutto rispetto.

 

#4 MIGUEL LUÌS PINTO VELOSO
Data di nascita: 11 maggio 1986

Luogo: Coimbra, Portogallo

Altezza: 1,80 m

Nazionalità: portoghese

Ruolo: Centrocampista centrale o Mediano

Piede preferito: Sinistro

Caratteristiche: Tecnica sopraffina

Presenze in Serie A: 136

Presenze Hellas Verona: 22

 

«Vederlo in campo, a guidare i compagni nell’allenamento, ad aggredirli nelle partitella fungendo da esempio, regala fiducia»

Cit. Ivan Juric

 

LIVING THE DREAM
Come dicono tutti i giovani che si ritrovano lanciati nel loro sogno, anche Miguel Veloso lo disse una volta: “Living the dream. Ricordo quando ammiravo giocare i più grandi al mondo in Champions League. Ora è una grande motivazione per me poter partecipare a questa competizione”. Era l’agosto del 2006 e sulla panchina dello Sporting Lisbona c’era Paulo Bento, suo ex allenatore nelle giovanili dei Leões. Miguel, appena rientrato dal prestito in terza serie all’Olivais e Moscavide, con cui aveva conquistato la promozione, ottiene la fiducia dei biancoverdi e inizia un’avventura che durerà per 4 stagioni. In quegli anni vincerà 2 Coppe di Portogallo e 2 Supercoppe Portoghesi.

UNA CARRIERA INTERNAZIONALE
Il 17 maggio 2003 il Portogallo sconfigge per 2-1 i rivali iberici della Spagna nella finale dell’Europeo Under 17, è una delle prime tappe di una carriera veramente internazionale come quella di Miguel Veloso. 111 presenze nelle competizioni portoghesi, 150 in competizioni italiane e 93 in competizioni ucraine – nel periodo alla Dinamo Kiev, con cui vince anche 2 Campionati e 2 Coppe Nazionali – a cui vanno aggiunte 37 partite disputate in Champions League e 35 sommando Europa League e Coppa UEFA. La Nazionale meriterebbe poi una sezione a parte. Dopo 69 presenze nelle selezioni giovanili dall’Under 16 all’Under 21, con la quale perde lo spareggio di qualificazioni alle Olimpiadi contro l’Italia di Pazzini nel giugno del 2007, la prima chiamata in Seleção arriva da un ‘veronese’ come Luiz Felipe Scolari, che lo fa esordire il 13 ottobre 2007: è la prima di 56 presenze con la Nazionale. Miguel Veloso parteciperà con il Portogallo agli Europei di Austria e Svizzera 2008, ai Mondiali di Sudafrica 2010, agli Europei di Polonia e Ucraina 2012 e ai Mondiali di Brasile 2014. 

GLI ESORDI AL VERONA
Il 20 luglio 2019 viene ufficializzato il passaggio di Veloso, rimasto svincolato dal Genoa, all’Hellas Verona. Subito le visite mediche di rito e poi in viaggio verso il ritiro, per iniziare a lavorare insieme ai nuovi compagni di squadra. Nella conferenza di presentazione, ai primi di agosto, dice: “Il mio sinistro sui calci di punizione? Spero possa aiutare, se ci sarà qualche occasione”. Il 25 agosto, alla prima in Serie A con la nuova maglia, disegna un autentico arcobaleno. Una punizione che ha fatto urlare di gioia il ‘Bentegodi’, sopra la barriera e poi giù in fondo al sacco. Esultanza rabbiosa e un grido forte: Miguel Veloso decise così l’1-1 finale di Hellas Verona-Bologna. Fonte: hellasverona.it

Dopo il diploma di maturità classica, mi sono laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli studi di Padova. Dal marzo 2012 sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti, elenco pubblicisti. Nella vita di tutti i giorni lavoro come Buyer, e coltivo due grandi passioni: la politica e il giornalismo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*