Quando il mercato passa dalle società amiche

In questi ultimi anni il Verona è entrato in una rete di squadre amiche con le quali spesso avvengono affari di mercato. Tra queste ci sono squadre di Serie A, di B, formazioni straniere e anche di serie minori. Questo permette di piazzare esuberi, provare un calciatore in una squadra piuttosto che in un’altra, far crescere i propri giovani e districare situazioni di mercato che altrimenti non si risolverebbero.

In Serie A sono moltissimi gli affari che sono avvenuti solo nell’ultima estate tra Verona, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Udinese e Spal. La campagna acquisti dei ferraresi è praticamente tutta legata a queste squadre: Meret, Oikonomou, Felipe, Salamon, Viviani, Rizzo, Bonazzoli e Borriello. Ma questi sono i nomi degli altri giocatori che hanno fatto il percorso tra le squadre amiche nella scorsa estate: Helander, Alex Ferrari, Boldor, Cherubin, Viviani (da Bologna a Verona, prima di andare alla Spal), Cigarini, Murru, Heurtaux, Pontisso.

In questo povero mercato invernale è facile abbinare tra loro i giocatori di queste società. E così ecco che il Verona è interessato a Matos, Petkovic e Maietta, la Spal sui difensori del Cagliari Capuano e Pisacane e sul terzino della Samp Dodô, i sardi su Oikonomou e sullo stesso Maietta.

Non ci vuole grande fantasia per abbinare queste società tra loro, o, quando si parla di rifilare esuberi o giovani, estrarre dal cilindro altre società amiche come il Perugia in B o il Prato in Serie C.

La domanda è: il Verona è realmente interessato a Matos o Petkovic? A Matos probabilmente sì, perchè sembra un affare praticamente chiuso che si concretizzerà dopo l’Epifania. Petkovic invece non è la priorità di Fusco, ma a Verona c’è bisogno di un attaccante e il diesse si è tutelato parlando con il Bologna proprio di lui. Non dovesse arrivare un attaccante vero, l’Hellas troverà Petkovic, di gran lunga una seconda scelta.

D.Con.

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