Regole di B. Cosa accade se il Verona retrocede – parte 3

di Damiano Conati

Capitolo stipendi. Da più parti, soprattutto nel mondo dei tifosi, è uscita la notizia che il Verona potrebbe risparmiare un sacco di euro di stipendi in caso di retrocessione e questo, sommato agli introiti della B, paracadute compreso, arricchirebbe ulteriormente la società. 

Tutto falso. Innanzitutto nella nostra seconda puntata abbiamo dimostrato con i numeri, che la Serie B offre pochissimi guadagni e il famoso paracadute la rende solo meno amara rispetto a quanto entrerebbe con la permanenza in A. Aggiungiamo poi che al botteghino ci potrebbe essere un po’ meno fila per un Verona-Virtus Entella che per un Verona-Juve…

Ma andiamo a vedere il discorso stipendi. La Serie B ha istituito nel 2013/14 il “salary cap” a 300 mila euro. Si tratta di un tetto individuale salariale per i nuovi contratti firmati dai giocatori a partire da quell’anno: 150.000 euro lordi nella parte fissa e altrettanto in quella variabile, cioè 75.000 per obiettivi di squadra e 75.000 per bonus come gol, rigori parati, presenze a partire dalla decima giornata e così via. 

La regola parla chiaro: nuovi contratti! Questo significa che i contratti firmati in precedenza in Serie A, vedi il milioncino di euro che si porta a casa Pazzini, non avranno bisogno di essere ridimensionati in caso di retrocessione, ma la norma riguarda solo gli acquisti che il presidente Setti potrebbe fare nell’eventuale Serie B. 

Anche qui però si può non rispettare la legge e superare il tetto salariale anche con i nuovi acquisti. Ma è chiaro che le società che non rispetteranno tale regola, subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento. In parole povere prenderanno meno contributi dalla Lega di B, che già ne elargisce pochi. 

Quella del tetto salariale è una realtà che in tanti campionati professionistici nel mondo vive da tempo. In Nord America nelle leghe di football, hockey e basket ma anche nel Regno Unito, il wage cap che coinvolge i campionati di rugby. 

E i contributi che la Lega di B risparmia grazie a chi sgarra, dove vanno a finire? 

Queste sanzioni saranno per il 50% distribuite tra le società in regola, mentre il restante sarà destinato allo sviluppo delle infrastrutture sportive e dei vivai (premi alle squadre che raggiungeranno le final eight Primavera, 150 mila euro, Allievi, 75 mila, e Giovanissimi, 50 mila).
Capitolo tesseramento giocatori extracomunitari. In cadetteria cambia anche questa norma: niente eventuali viaggi d’oltreoceano per Bigon e soci. In B non è infatti possibile tesserare calciatori privi di passaporto comunitario che non sono già di proprietà di club italiani.
Infine, in caso di Serie B, sarebbe bello vincere il campionato anche per far tornare a Verona il profumo di coppa europea. Infatti dal 2015/16 si giocherá un minitorneo tra le vincenti delle serie cadette di Italia, Inghilterra e Germania. Un ritorno al passato ripensando alle antenate Mitropa Cup e Coppa Anglo-Italiana, ma anche un’idea per il futuro per dare maggiore visibilità alla Serie cadetta.

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