A distanza di un mese dall’addio al Verona, caratterizzato da un’imbarazzante sequenza di cambi di rotta e dichiarazioni mal gestite, Antonio Cassano torna a parlare, attraverso un’intervista rilasciata alla GdS.
“Chi sa giocare puó stare anche fermo però deve arrivare una chiamata giusta, mi sono dato settembre come termine” – inizia Cassano, che precisa: “Cagliari ed Entella, al momento non ho nient’altro”.
Impossibile non tornare al capitolo Hellas Verona e Fantantonio spiega di nuovo cos’è successo in riva all’Adige: ” Se mi sono pentito di aver lasciato il Verona? No, non è scattata la scintilla, volevo andare via dopo 3-4 giorni e l’ho comunicato a Pecchia. Mi sentivo un alieno, troppi giovani, non era l’ambiente per me. Non era un problema fisico, semplicemente a 35 anni non ce l’ho fatta a ripartire da zero. Se sono depresso? No sono un uomo felice e sono stato coerente: a Verona non mi trovavo bene e me ne sono andato”.
Il talento di Bari Vecchia continua poi a ruota libera: “Quando avrò smesso di giocare rimarrò nel mondo del calcio, potrei fare il direttore sportivo” -spiega, lasciandosi poi andare ad una previsione sul campionato in corso: “Quest’anno il campionato lo vincerà l’Inter, Spalletti è un genio”.