Frank Ribery non abbassa le richieste: 2 milioni di partenza, si può trattare su 1,5 più bonus vari, ma non meno.
Il Verona a queste cifre non ci sta, soprattutto perché si tratterebbe di un investimento a perdere, cioè di denari messi per un giocatore che non creerà plusvalenze future, che va per i 39 anni e che a giugno probabilmente smetterà di giocare a calcio.
Resta solo la Salernitana che non ha allestito una rosa da salvezza e che quindi ha estremo bisogno di rinforzarsi e che potrebbe avere quel milione e mezzo più bonus da mettere sul piatto già concordato qualche giorno fa dagli amici della Lazio.
Oggi, come detto, Ribery dovrebbe decidere ed è ad un bivio: da una parte i soldi della proprietà salernitana in una società che lotterà fino alla fine per la salvezza, dall’altra qualche denaro in meno in una rosa (sulla carta) di altro livello e consigliata dall’amico Luca Toni. Cosa sceglierà? Parola al francese.
Damiano Conati