Sconfitta triste con un Verona sottotono e un arbitraggio indegno

Riassunto della gara con la Salernitana. Il Verona attacca (troppo lentamente), dirige il gioco, tira da fuori e manda alle ortiche decine di calci piazzati. La Salernitana si difende a catenaccio per 95 minuti, si rifiuta di attaccare e passa solo la palla alta al gigantone Djuric.

L’arbitro decide di concedere a prezzo di saldo un rigore ai campani e regala clamorosamente un calcio di punizione dal limite, poi si infreddolisce per tutta la partita, preso in giro dalle continue perdite di tempo degli ospiti. Infine espelle Ilic senza motivo: raramente a Verona si è visto in A un arbitro tanto scadente, pignolo, fastidioso e non in grado di fare il suo lavoro. Ha rovinato la partita.

Lazovic l’avrebbe anche pareggiata, ma è troppo poco. Finisce 2 a 1 per la Salernitana in quella che è stata la più brutta partita stagionale degli uomini di Tudor, colpevole ancora una volta di aver lasciato un Tameze, imprescindibile per questo Verona, in panchina per troppo tempo e per aver ripresentato il doppio regista che non funziona agli occhi di tutti tranne che ai suoi. Delusione. Ancora una volta si è fallita l’occasione per trasformare l’obiettivo stagionale in qualcosa di più importante della salvezza, ma è palese come questi tredici, quattordici giocatori non possano giocare una partita ogni tre giorni.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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