Basta deleghe finanziarie. Setti toglie potere alla figura del diesse e accentra su di se’ la firma finale sulle operazioni di mercato. Dopo tre anni di “vacche grasse”, qualcosa sta cambiando nelle stanze dei bottoni del club di via Belgio. E non solo nel rinnovamento delle figure dirigenziali. La mutazione è nella struttura aziendale che sembra gradualmente passare da orizzontale a verticale. Setti è stato chiaro e il passaggio su Sogliano e’ rivelatore del cambio di rotta, verso cioè un regime di austerità: “Quando l’anno scorso Sogliano doveva andare al Milan gli ho detto che avrebbe dovuto cambiare il suo modo di lavorare, mentre a Verona aveva la libertà di azione. Ora non sarà così, cercherò di essere più presente e vorrò avere un controllo più diretto dei conti”. Ciò significa un’accelerazione ulteriore verso il nuovo corso Hellas 2.0. Forse non si tratterà di ridimensionamento ma di gestione più oculata e parsimoniosa, questo sì. Il disavanzo tra i 55 milioni incassati a fronte dei 70 spesi e’ stato il campanello d’allarme che ha modificato la strategia aziendale. Chiarificatrici anche altre dichiarazioni del Presidente: “A chi rimarrà cercherò di infondere ritmi di lavoro più rigidi e più duri”. E poi ancora: “rosa da 27 a 23 calciatori” e, aggiungo io, un contratto all’allenatore peggiorativo nelle cifre guadagnate in una singola stagione. Serve altro per capire che il cambio di rotta verso l’austerità e’ già qui?
M.C.