Setti il cinico

Cinico e calcolatore. Per nulla incline ad ascoltare le esigenze dei tifosi. O a piegarsi a richieste di maggior presenza davanti a taccuini e telecamere. Che piaccia o no a Setti non gliene frega nulla. Lo ha dimostrato ancora una volta ieri. Per il Patron carpigiano il Verona è un lavoro. Punto. Un’Azienda che dal punto di vista sportivo sta facendo acqua ovunque. Ma che dal lato societario ci ragguaglia essere solida e migliorata rispetto al Verona dei precedenti tre anni. Sarà anche così, tuttavia l’Hellas squadra sta letteralmente colando a picco. Al di fuori degli studi televisivi la contestazione si alimenta istante dopo istante ma il Numero 1 del club di via Belgio fa spallucce. La macchina (im)perfetta scaligera non ha tempo per curarsi dei tifosi. Diritti Televisivi e merchandising sono gli unici mantra. Il centro tecnico il sogno. Tutto il resto è marginale e non merita attenzione. Accade così che i tifosi non vengano ascoltati e i colori gialloblù si trasformino in giallo-fluo’. Contestualmente il Verona viaggia alla penosa media di 0,5 punti a partita e resta desolatamente all’ultimo posto in classifica. Che non sia il caso di rivedere qualcosa nella politica gestionale?

M.C.

1 COMMENTO

  1. Che cagada… Fino a prova contraria questa società ha preso il Verona nei bassifondi,e l’ha portato in A, e dimostra di avere una visione lungimirante (vedi centro sportivo) sul proprio futuro, segno peraltro che non è qui per fare “soldi” (?) a breve termine…

    È ora di crescere dall’idea romantica dell’imprenditore-tifoso che butta nel water una svalangata di milioni a perdere solo per passione.. Come dimostrano perfino Moratti e Berlusconi, è un modello che non può più reggere (e che a scala più piccola ha prodotto solo grandi buchi e precipizi nelle classi minori).

    Poi che il momento sia brutto è innegabile, ma è qui che si vede chi è tifoso e chi meno..
    Alzi la mano chi ad agosto non ha pensato che l’Hellas 2015-16 non avesse una buona rosa.

    L’unico che a me non piace è Mandorlini per il suo gioco spesso remissivo, ma è un simbolo ed uno che ci crede, per cui può essere giusto che resti.

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