“Squadra forte, cambi decisivi. Addio a Kale? Ne parleremo”

Ecco le parole di Tudor nel dopo gara.
“Penso che questa sera la squadra abbia spinto dall’inizio proponendo per tutto l’arco della partita il proprio gioco. Il gol preso ci ha un po’ innervositi, ma siamo stati bravi a reagire. Nel secondo tempo abbiamo pressato tantissimo il Bologna, mettendolo in difficoltà e riuscendo poi a vincere il match grazie ai cambi. Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficile, giocavamo contro una squadra combattiva che eravamo consapevoli avrebbe fatto leva sull’agonismo. Sono soddisfatto dell’atteggiamento dei ragazzi e della vittoria, abbiamo creato moltissime occasioni e forse avremmo anche potuto chiudere prima il match. Stiamo attraversando un ottimo momento di forma e l’arrivo della sosta forse è quasi un peccato, ma sfrutteremo sicuramente queste due settimane per lavorare e preparare al meglio la prossima sfida contro la Juventus”.

L’ha vinta con i cambi? “Penso di sì, stasera siamo riusciti a vincere la partita grazie ai cambi, ma sinceramente credo di poter considerare titolari anche i calciatori che sono subentrati, come Kalinic e Lasagna, ad esempio. Sono felice di avere questa rosa a disposizione. È un bel gruppo che ha grandi qualità e lavora bene insieme ogni giorno”.

Simeone in crisi di gol? “Giovanni anche questa sera ha disputato un’ottima gara di sacrificio, lottando tanto per i compagni. Ci ho parlato insieme. Ha avuto alcune occasioni, ma ha anche lavorato molto bene in mezzo al campo. Tornerà a segnare, è un giocatore fondamentale per noi”.

Caprari da Nazionale? “Penso che i numeri parlino per lui, otto gol più cinque assist da trequartista penso siano uno score importante. Gianluca è migliorato molto anche dal punto di vista fisico, sta lavorando tantissimo dal primo giorno per fare meglio partita dopo partita e penso che i risultati si vedano sul campo”.

Cambiano gli obiettivi adesso? “Dobbiamo salvarci, non pensiamo all’Europa. Il direttore ha detto che mancano 7 punti, mancano ancora tante partite. Stiamo bene, abbiamo fatto tanti punti partendo bene nel girone di ritorno. Abbiamo perso contro la Salernitana facendo 20 tiri in porta. Peccato per la sosta, perché eravamo in un ottimo momento. Bisogna giocare per vincere, io cerco di dare un’impronta ai ragazzi. Sono fortunato che ho i calciatori forti sennò non potremo giocare così”.

Quanto è importante il lavoro di Juric del passato per arrivare al Verona di oggi? “Io quando parlo di Juric e Gasperini parlo sempre bene. Sono tra i migliori al mondo. Mi piace quel calcio, credo in questo e mi alleno quotidianamente per giocare così. Non puoi copiare tutto dagli altri, devi metterci qualcosa di tuo”.

Ora arriva la sfida alla Juve. Che ricordo hai dell’esperienza dell’anno passato in bianconero? “E’ stata dura ma mi ha fatto crescere tanto stare a contatto con tanti campioni. Sono molto cresciuto in quell’esperienza”

Con una vittoria contro la Salernitana, oggi sareste sesti… “Peccato, ma è bellissimo così, stiamo andando bene e siamo contenti di questo. Erano due anni che non si facevano due vittorie di fila, e col Bologna non si vinceva da tanto. Ci sono anche queste soddisfazioni”.

Si aspettava questo Bologna? “Penso che li abbiamo messi noi in difficoltà. Li ho visti bene dal punto di vista della corsa e della intensità: hanno fatto una bella gara, ma noi abbiamo fatto meglio di loro. Siamo andati nella loro area non so quante volte, potevamo forse chiuderla prima”.

Un commento su Kalinic? Ha detto che non sa cosa accadrà con il calciomercato…
“È un campione, un giocatore forte. Non la devo commentare io la sua carriera. Parleremo di mercato in questi giorni: non gli posso dire niente da questo punto di vista, valuteremo e decideremo insieme, con il club e il giocatore”.

Si aspettava questi risultati del suo Verona?
“Uno se lo aspetta sempre perché crede in sè stesso. Non penso ci sia un allenatore che pensa di non farcela. C’è soddisfazione e grande motivazione, di non mollare niente. Da martedì proverò a trasmettere queste cose alla squadra: non accontentarsi mai, fare il nostro calcio”.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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