The day after. Con le mani, con i piedi, con le dita, Udinese ciao ciao! Hellas a tutta Sanremo!

Balla, fottitene e balla, contro le critiche e le polemiche. Così gli hanno cantato e lui ha ballato, eccome se ha ballato. Ha fatto festa Montipò contro chi l’ha preceduto in gialloblù e finalmente sfodera la domenica dei miracoli: “alora l’è brao come portier”, dicono dagli spalti, dopo qualche dubbio stagionale, e proprio come con lo Spezia qualche mese fa (4-0 Hellas, Montipò migliore in campo), si ripete la favoletta. Lo immaginiamo ancora adesso là al Bentegodi, che para tutto quello che passa dalle sue parti, con le mani, con i piedi alla Garella, con il culo, ciao ciao friulani, canterebbe qualcuno.

Ciao ciao lo ha fatto Barak, che si porta a 9, pareggia il record di Mascetti e Briegel tra i mediani che hanno fatto più gol in una stessa stagione a Verona e diventa il centrocampista che ha segnato più reti in questa stagione di Serie A. Con i 9 del suo compagno di merende Caprari e i 12 del Cholito, adesso l’Hellas è la squadra nei top 5 campionati europei che ha 3 giocatori in questo momento con almeno 9 gol a testa: questione di chimica! Giù il cappello per questa statistica che è bella da ammirare, anche grazie alla classifica: 36 punti significano anche poter badare a questi numeri e che vedono il Verona sempre più in alto. Brividi!

La squadra oggi è matura, 3 punti in più, 4 milioni in meno in cassa (Caprari definitivo dalla Samp) e un Faraoni rientrato per fare il difensore centrale: attenzione che potrebbe essere anche un’opzione per il resto del campionato se Depaoli continuerà a giocare come ieri. E il futuro? Tudor non vuol parlare di sè, ma l’impressione è che si cambierà poco: Bessa (fine contratto) e Sutalo (fine prestito) saluteranno, Barak e probabilmente Casale saranno sacrificati per mantenere il livello qualitativo di staff, stipendi, investimenti giovanili degli ultimi anni, Veloso deciderà a giugno che fare. Si sta costruendo il Verona dell’oggi e del domani ed è una squadra sempre più bella. Anzi, per dirla alla Tudor, sempre più forte, che apre tutte le porte e fa entrare il sole nelle case dei tifosi!

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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