The day after. Non erano fenomeni ieri, non sono brocchi oggi

Partiamo dal presupposto che non si può sempre vincere e che l’Empoli, sconfitto ingiustamente al Bentegodi, qualche giorno dopo ha vinto in casa, altrettanto ingiustamente, contro la Fiorentina. Quindi la consolazione è magra, però il tutto fa parte dei giochi, sia perché il Verona non punta allo Scudetto, sia perché nessuna squadra può sempre giocare a mille all’ora.
Detto ciò, oggi non si può nemmeno dire che la salvezza è l’unico obiettivo, che è vietato avere sogni di gloria, che la parola Europa non va nemmeno pronunciata. Perché l’Hellas non era squadra di campioni dopo Lazio e Juve e non è squadra di brocchi dopo la Samp. Il Verona, questo Verona, ha dimostrato di essere di gran lunga più forte delle ultime e di gran lunga inferiore alle prime: una buona squadra, di media classifica, che deve sempre giocare e stare sul pezzo per non essere invischiato in sabbie mobili pericolose e ogni tanto fare l’impresa per sognare qualcosa in più della salvezza.
Certo che il day after lascia un po’ di amarezza perché il tifoso medio sperava che quest’anno potesse cambiare qualcosa con Tudor in panchina e invece dopo ieri sembra un’altra stagione alla Juric: appena cala un pochino il bisogno estremo di risultati, il Verona perde e lo può fare con chiunque, tipo una Samp decisamente inferiore. La speranza è che sia stato un risultato casuale e che già martedì la musica possa cambiare di nuovo.
Dopo Marassi, l’imperativo è uno solo: puntare alla salvezza, cercando però di migliorarsi sempre, coltivando anche altri sogni. Solo così si può diventare grandi e non restare nell’anonimato.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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