The day after. Tifosi immensi! Lacrime di Juric? Mah…

C’è una scena che più di tutte fa capire il rapporto tra l’Hellas Verona e il suo pubblico. Minuto zero. Siamo al calcio d’inizio. Tutto il popolo del Bentegodi sostiene sulle meravigliose note dell’Aida la sua squadra. Igor chiama Ivan, lo guarda, gli indica gli spalti e fa un sorriso. Ivan, che a Torino pubblico non ne ha, allarga le braccia, come dire “lo so, li conosco bene” e si gira verso il campo sconsolato. Questa è Verona: una città dove la gente vive ancora visceralmente il rapporto con la sua squadra. Dove in migliaia si trovano 2 ore prima del match per ringraziare fuori dal pullman la squadra per una stagione straordinaria e in 24mila si ammassano dentro al tempio per sostenerla dall’inizio alla fine e dopo la fine, nonostante la sconfitta. Ed è per questo che il duo croato si è guardato in quel modo al minuto zero.

Alla fine sul campo ha vinto senza merito Juric, ma, guardando quegli spalti, lui sa benissimo di aver perso. E in cuor suo perderà sempre, ogni volta che tornerà a Verona. Ecco il perché di quelle lacrime in conferenza stampa. Hanno intenerito i tifosi? Forse sì, ma ricordiamo a tutti coloro che l’hanno applaudito ieri che il signor Juric aveva un contratto di altri due anni, avrebbe guadagnato di più di quello che gli dava Cairo, era coccolato, ammirato, stimato da una città intera. Ha deciso lui di andarsene, senza un valido motivo, tradendo il popolo gialloblù. Non glielo ha mica ordinato il suo medico.

Gratitudine e lacrime, nel calcio dei mercenari del 2022, lasciano il tempo che trovano. Meglio godersi quel sorrisetto di Tudor al minuto zero e quel suo pensiero: “ne trovi pochi in giro come questi qui”. Speriamo bastino per convincere almeno lui a restare.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

1 COMMENTO

  1. Vorrei chiedere a Juric cosa sta pensando adesso che Brekalo se ne va e probabilmente anche Praet. Giocatori che il DS aveva garantito sarebbero rimasti.

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