“Il tecnico rivoluzionario”, “un modo di fare calcio diverso in Italia”, “Blessin è espressione di una filosofia calcistica, metodologica e organizzativa che alle nostre latitudini non esiste”. Ne ho lette tante in questi giorni sul tecnico del Genoa, figlio della Red Bull, del Lipsia e di quella nuova idea di calcio che si sta espandendo in Europa. Poi però ho ascoltato Igor Tudor in conferenza stampa domenica: “Non esiste il calcio europeo, il calcio italiano, il calcio tedesco… Il calcio moderno è fatto di ritmo e corsa. Esiste il calcio di ogni allenatore: ognuno ha la sua idea di calcio: la mia è completamente diversa da quella di Andreazzoli, Dionisi e viceversa. Ognuno la vede a modo suo. Ed è giusto così. Nel calcio di oggi non si deve rinunciare a niente, la base sono il ritmo, l’intensità e il pressing. A quello devi aggiungere anche altre cose. Si parla solo di ritmo, anche Capello parlava del ritmo tedesco, ma che vuol dire? Nel calcio moderno non si deve rinunciare a niente. Non c’è unità, non esiste un calcio europeo”. E poi l’ho riascoltato ieri sera dopo la gara: “Ognuno ha il proprio modo di vedere il calcio, è legittimo tutto. La nostra fase di gioco con la palla è totalmente diversa dalla loro, così come la fase difensiva. Il loro calcio è particolare dove si butta molto il pallone avanti, un calcio fatto di seconde palle che ti porta a fare una certa gara”.
Se da un lato in queste parole ho percepito una certa amarezza legata alla carriera che ha vissuto lo stesso Tudor, cacciato dalla “sua” Juve e mai realmente sotto i riflettori, rispetto al più pubblicizzato Blessin, dall’altra parte ho avuto la consapevolezza che il Verona ha trovato un grandissimo tecnico: intelligente, furbo, bravo a preparare le partite, ottimo comunicatore, grandissimo motivatore, ma questo lo sapevamo già. Da adesso aggiungerei anche molto bravo dal punto di vista tattico. È lui ad aver praticamente annullato questo calcio nuovo di Blessin, che, in tutta onestà, ieri non si è visto. Anzi, il Genoa è sembrato veramente poca cosa rispetto a tutte le avversarie passate da Verona finora e la Serie B sembra una dimensione più che adatta. Lunga vita a re Tudor!
Il day after di oggi chiude con una pacca sulla spalla a Frabotta. È tornato! Non è il nuovo Benassi, potrà dare una mano in queste ultime sette gare e finalmente può lasciare alle spalle la sfortuna.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati