Il mondo del calcio è pieno di inglesismi. I giornalisti, quelli bravi, ne usano a bizzeffe, giusto per dare colore alla loro cronaca. E nel pensare al nuovo acquisto del Verona, il danese Tochi Chukwuani, sono due i termini che lo accompagnano: sarà un crack o sarà un flop?
Lo hanno definito il nuovo Kanté, poi il nuovo Kessiè, è stato accostato al Bayer Leverkusen, poi all’Atletico Madrid. In tanti in Europa lo hanno battezzato come crack del nuovo millennio.
Però non è il primo che si sente dalle parti di Verona. Alzi la mano chi si ricorda di Hakim Khadrejnane: arrivava dal Rennes Under 19. Per tutti un fenomeno della natura che il Verona di Serie C aveva soffiato a Real Madrid e Manchester United nel lontano 2010. Fu un disastro! E da allora si sono perse le sue tracce, fino a quest’anno quando ha firmato per l’ASVH Villers Houlgate, calcio dilettante francese.
E che dire di Tony Houston? Uno degli infiniti colpi ad effetto di Sogliano, era stato dipinto come il nuovo Thuram, un crack assoluto. A Verona non giocò mai, ha finito la carriera ancora under 30 nel rinomato campionato congolese. Fu un clamoroso flop.
Tochi Chukwuani sarà un crack o sarà l’ennesimo flop come i due appena raccontati? Di certo in Danimarca, al Nordsjælland, non l’hanno presa benissimo e quando hanno capito che il giocatore non avrebbe rinnovato il contratto, lo hanno messo fuori rosa: infatti in questa stagione non ha mai giocato con la prima squadra, mentre con l’Under 19 ha fatto l’ultima apparizione a fine novembre. Praticamente arriverà il 1 luglio dopo quasi un anno di inattività. Tudor però lo ha già potuto ammirare in alcuni allenamenti e ha dato l’ok per l’acquisto.
Insomma, che giocatore è Tochi Chukwuani? Oggi non lo possiamo sapere, ma abbiamo una certezza, con un termine latino che la spiega meglio di quelli inglesi: sarà gratis! E con 5 anni di contratto, tanti attestati di stima del recente passato e molte presenze nelle selezioni giovanili danesi, c’è una buona base di partenza.
Foto: Hellasverona.it
Damiano Conati