Tudor: “Buona gara. Il Milan ha giocato meglio e vinto con merito”

Ecco le parole di Tudor dopo Verona-Milan.

“Abbiamo fatto una bella gara. Purtroppo il Milan oggi è andato forte, e alla fine ha vinto meritatamente. Siamo stati in partita, ci abbiamo provato fino alla fine, ma non ci siamo riusciti. Per fare qualcosa contro le grandi squadre devi trovarle in un momento in cui non sono particolarmente in forma, e invece stasera loro stavano bene. La gente spera di vincerle tutte, ma purtroppo quando giochiamo contro le big ce la puoi fare solo se loro non sono al 100%”.

Un rammarico?

“Sì, ci ha fregato il secondo gol, che non mi è piaciuto: l’abbiamo preso dopo un calcio d’angolo, una situazione di contropiede che avevamo provato per due giorni in allenamento e questa cosa mi ha fatto molto arrabbiare”.

C’è da dire che grosso merito è anche di Leão…

“Sì, è stato indubbiamente bravo. È dentro alle azioni di due gol. Il Milan ha una fisicità e una corsa impressionanti, è la chiave della loro stagione”.

Il Verona oggi è sembrato meno lucido in avanti, soprattutto in alcune scelte rispetto ad altre volte.

“Merito del Milan. Loro ti vengono a pressare uomo su uomo. Ma abbiamo giocato una buona gara. Abbiamo anche avuto varie opportunità, poi è vero che sul 2-1 Caprari poteva passarla a Lasagna e non lo ha fatto. Quando queste grandi squadre vanno forte come oggi, è difficile giocarsela. Siamo passati in vantaggio, mi dispiace per il secondo gol perché da giorni parliamo dei loro contropiedi. Quello ci ha tagliato le gambe”.

Che cosa manca al Verona per fare un passo in avanti?

“Al Verona non manca niente, i nostri 52 punti sono una cosa pazzesca. I ragazzi hanno lottato dal primo giorno e fatto delle belle gare. Il Milan stasera stava troppo bene e ha grande fisicità e questa è un arma fondamentale per loro quest’anno”.

Tameze migliore dei suoi? Ha ancora margini di miglioramento?

“È un giocatore importante, uno dei migliori della stagione”.

Cosa ha fatto la differenza stasera?

“Gestire le situazioni fa parte della qualità dei giocatori e il Milan ha giocatori fantastici. Noi abbiamo dato tutto, non abbiamo niente da rimproverarci. Dobbiamo fare i complimenti al Milan e andare avanti”.

C’è stato un episodio che poteva girare diversamente?

“I primi 20 minuti non mi sono piaciuti, poi siamo migliorati, giocando alla pari. Il primo gol un po’ ti frega, perché avresti chiuso il primo tempo in vantaggio. Prendendo quello, poi non è facile. Sono consapevole che il Verona ha abituato bene durante l’anno, ma stasera serviva che si mettessero insieme un po’ di cose e purtroppo non è accaduto”.

Perché non ha giocato l’ultimo cambio?

“Avrei voluto inserire magari Cancellieri. Ceccherini è uscito a un quarto d’ora dalla fine, era un cambio forzato. Valeva la pena lasciare Lazovic sulla fascia, secondo me. E davanti Barak e Caprari potevano ancora fare la differenza”.

Era stanco Simeone?

“Pensavo Kevin potesse fare bene, mi è piaciuto come è entrato. E se Caprari gli avesse dato quella palla…”.

E lei mister, si sente sottovalutato?

“Non credo. Io sono contento, faccio un lavoro che mi piace e ho giocatori forti”.

Barak è cresciuto nell’ultimo periodo e Lazovic stasera ha fatto impazzire Calabria.

“Sono due giocatori che stanno facendo bene da anni. Sono su un livello importante in Serie A, sono contento di allenarli”.

Chi vede favorito per lo Scudetto tra Inter e Milan?

“È un peccato non possano vincere entrambe, sono state sopra le altre per tutto l’anno. Il Milan ha il destino nelle proprie mani, ma ci sono ancora due gare da giocare”.

Cosa vi siete detti con Ibrahimovic?

“Gli ho chiesto quanto vuole giocare ancora: ha dei problemi al ginocchio, ma niente altro. Dovete chiedere a lui del suo futuro. Stiamo parlando di un giocatore che ha fatto la storia”.

 

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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