Tudor: “Partita strana, assurda. Voglio cancellarla subito”

Queste le parole di mister Tudor nel dopo gara:

“È stata una gara strana. Sugli spalti e in campo. Noi eravamo scarichi, non eravamo noi. Abbiamo giocato tre giorni fa a mille all’ora, ma tutte le assenze che abbiamo hanno influito e con la Salernitana abbiamo subito le conseguenze, soprattutto a livello mentale”.

Cosa non ha funzionato?

“È tutto strano. Niente non ha funzionato perché abbiamo dominato dal primo all’ultimo minuto. È vero, mancano molti giocatori che sono ancora positivi, ma già dopo 15 minuti mi sono detto che avremmo vinto facile perché in campo c’eravamo solo noi. Non so cosa dire. Sicuramente i dubbi sul giocare o non giocare per via dell’emergenza Covid non hanno aiutato, ma non può essere un alibi. Abbiamo giocato solo noi, loro sono venuti a Verona per difendersi e basta”.

L’arbitro o l’assenza dei tifosi possono essere alibi validi?

“Non cerco alibi perché meritavamo di vincere ed invece l’abbiamo persa. L’arbitro? La sua gestione è stata strana, come tutta la partita. Non mi è piaciuto. Di sicuro ha contribuito a renderci la vita difficile. La punizione dell’1-2 non c’era e non c’era nemmeno il rosso diretto a Ilic. Non riesco a digerire una sconfitta del genere. Il rigore può starci, ma quello è un regalo nostro. Loro non riuscivano a passare la nostra metà campo: l’hanno superata due volte e hanno segnato. Il pubblico? Anche la sua assenza massiccia ha reso la gara ancora più strana. Non siamo abituati a giocare senza pubblico, si sentivano le urla dei giocatori in campo e degli allenatori”.

Barak e Tameze fuori, perchè?

“Barak sta recuperando dall’infortunio, non ha i 90 minuti nelle gambe e lo sto mettendo in campo gradualmente. 10 minuti a La Spezia, mezz’ora con la Salernitana. Non vogliamo forzare il rientro. Tameze scelta tecnica: volevo giocare con Ilic e Veloso per velocizzare il gioco e far girare di più la squadra contro una Salernitana tutta chiusa. E ha funzionato perché il gioco lo abbiamo dominato noi”.

Rigiocherebbe questa partita?

“No, troppo strana, troppo assurda, non la voglio più giocare una partita così. Forse prendere uno schiaffo del genere farà bene per il futuro. Peccato perchè a 30 punti sarebbe stato un bel mattone verso la salvezza e invece abbiamo perso 3 punti. Ci riproveremo la prossima”.

D.Con.

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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