Tudor: “Siamo in salute. La Juve? Peccato abbia perso col Sassuolo”

Ecco le parole di Tudor:
“Un bel punto, contro una squadra forte, in uno stadio dove è difficile per tutti fare punti, abbiamo fatto fatica, soprattutto nel prendere i palloni alti e le seconde palle, perché loro sono una squadra fisica, ben organizzata, anche nei calci piazzati. Turnover? Fare tre partite di 100 minuti in 6 giorni secondo me è troppo, non c’è nessun giocatore che lo possa fare, anche perché giochiamo domenica, mercoledì e sabato. Però non lo chiamerei turnover, perché ho ragazzi forti che non avevano trovato spazio finora per varie ragioni. Mettere in campo gente come Lasagna, Kalinic, Sutalo e Hongla non è turnover. Magari non hanno fatto il primo tempo migliore della carriera, ma va bene così. All’inizio penso di aver sbagliato anche io alcune posizioni. Ripenso ad esempio a quella di Lasagna. Purtroppo quando c’è l’infrasettimanale, sarà così sempre. Sarei stato più contento se avessi avuto una settimana di lavoro in mezzo, ora abbiamo un solo allenamento per recuperare e arriva la Juve. Per fortuna dal punto di vista fisico la squadra sta bene. Ad esempio abbiamo fatto complessivamente 125 km contro la Lazio e il secondo tempo siamo andati molto forti, vuol dire che stiamo bene. L’infortunio di Ilic stasera non ci voleva. Adesso vediamo come sta, mi ha detto che ha sentito qualcosa alla caviglia. Comunque siamo contenti del pareggio, alla fine meritato perché abbiamo avuto un tempo a testa, e pensiamo già a sabato. Purtroppo ho ricevuto la brutta notizia che il Sassuolo ha battuto la Juve, che ora verrà a Verona ferita. Tra l’altro reputo la Juventus quella con la miglior rosa della Serie A: sarà bello giocare questa gara in casa nostra, la prepareremo e poi vedremo cosa succederà in campo. Mi chiedete dei tre tenori Caprari, Barak e Simeone. Chiaramente tra i giocatori c’è differenza, ma anche Kalinic nella ripresa ha fatto bene e mi dispiaceva toglierlo, ma Simeone mezz’ora lo volevo utilizzare. Se c’è bravura esce in tutti, penso che quando abbiamo tempo di prepararla, almeno tre, quattro giorni per lavorare, si vede e creiamo. Tameze jolly? Uno come lui è prezioso. Ha fatto veramente tanti ruoli, esterno sinistro, centrocampista centrale, difensore braccetto di sinistra. Vuol dire che è intelligente, è un pregio importante, è un grande professionista e un bel giocatore, è una bella arma in più”.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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